lunedì 17 marzo 2014

Landini non rappresenta la CGIL? Perché la Camusso rappresenta qualcuno? Di sicuro Landini rappresenta i lavoratori non so se della CGIL o non iscritti. E la camuso rappresenta la mìnomenclatura dei privilegiati insieme a Bonanni e a quello della UIL.

Camusso, "Landini non è la Cgil". Il contratto a termine non va bene

La leader della Cgil approva le proposte di Renzi su scuola, Irpef e ambiente, ma non quelle sul lavoro. Per i contratti a termine, lo schema è quello della frammentazione, che può portare ad un aumento della precarietà. E risponde a Landini che ha definito l'atteggiamento della Cgil ondivago nei confronti del governo

MILANO - Susanna Camusso torna ad attaccare il governo Renzi e il leader della Fiom, Maurizio Landini. La segretaria nazionale della Cgil, a margine del congresso di Roma e del Lazio, ha annunciato che si confronterà con i gruppi Parlamentari provando a chiedere alcune modifiche al decreto su lavoro e, in particolare, sulla nuova normativa relativa ai contratti a termine. Solo successivamente deciderà sul da farsi, eventualmente anche con una iniziativa di protesta. "Quel che avevamo da dire lo abbiamo già detto - ha affermato la Camusso - non condividiamo quella ipotesi (contratti a termini, ndr). Ne discuteremo. Troveremo il modo di confrontarci in parlamento, di provare a chiedere delle modifiche. Poi, man mano decideremo". A chi le faceva notare che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha già escluso l'ipotesi di un ritiro del decreto, Camusso ha replicato: "non è una notizia". Quanto al segretario della Fiom che ha accusato l'organizzazione sindacale di avere un atteggiamento ondivago nei confronti del governo Renzi: "Landini - ha risposto la Camusso - ha delle opinioni che non sono quelle della Cgil".

In una intervista all'Unità, la leader della Cgil aveva spiegato la posizione dell'organizzazione sindacale in merito alle recenti proposte dell'esecutivo. La Camusso aveva giudicato "positive le misure su Irpef scuola e ambiente. E l'idea di alzare il prelievo sulle rendite per ridurre l'Irap è disegno politico inequivoco. Ma sul lavoro non ci siamo".
"Nutriamo perplessità - aveva proseguito - sulla legge delega, perché non ci è chiara la proposta sull'estensione degli ammortizzatori sociali, e siamo contrari al decreto che regola apprendistato e contratti a termine perché non costruisce un percorso di maggiori tutele. Sull'apprendistato, si riduce la fase formativa e si mina il principio della riconferma del lavoratore".

"Per i contratti a termine, lo schema è quello della frammentazione, che può portare ad un aumento della precarietà e non induce ad investire sul singolo lavoratore, né nel lavoro nel suo complesso. Dove lo vogliamo portare il lavoro? Verso un'idea di stabilità, formazione, maggiori tutele, o verso la moltiplicazione di contratti ed incertezze?". Infine, secondo la Camusso manca un pezzo nelle riforme relativo ai pensionati: "sono milioni quelli che non arrivano a mille euro al mese".

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