APPARIZIONE IN TIVÙ
M5s, Beppe Grillo intervistato da Enrico Mentana
«Strappiamo il fiscal compact. Referendum sulla moneta unica. Renzi? Preso per il culo in Ue».
Europa, Pd, il grande nemico Renzi, i rapporti con Lega. E ancora Kiev, Egitto, retroscena italiani sul post-tsunami a cinque stelle del 2013.
Un inedito Beppe Grillo ha accettato di farsi intervistare in tivù da Enrico Mentana su La7.
E ha subito proposto la sua ricetta choc: «Cari signori, una parte di questo debito è immorale. Facciamo quel che ha fatto la Germania nel 1953 che ha pagato la metà dei debiti di guerra e poi con l'unificazione con Kohl ha pagato pochissimo. Strappiamo il fiscal compact».
Possibile farlo? «Si può uscire unilateralmente dall'euro. È un trattato internazionale. La mia idea è mettere un referendum: se non accettano le condizione che indichiamo ce ne andiamo».
«IN EUROPA RENZI PRESO PER IL CULO». Inevitabile parlare del premier: «In Europa lo hanno preso per il culo. Sono i telegiornali che devono essere processati», ha detto il leader del M5s. Che non ha lesinato la stoccata a Mentana: «Lei è lì lì non rida tanto...».
«ALLE EUROPEE M5S TRA IL 20% E IL 25%». Il futuro a cinque stelle è dipinto come roseo: «Se vinciamo le elezioni come primo partito, come si comporta la sinistra? Abbiamo una forbice da 20% a 25%. Sotto il 20%? Sarebbe una buona cosa comunque».
Niente impegno in prima persona però: «Noi abbiamo già vinto. Abbiamo messo un'opposizione che non hanno mai visto là dentro. Io candidato? Non faccio parte di quel mondo lì, non ho quella cultura né la passione di vivere lì. Ma i vari Di Maio, Di Battista, Ruocco sì».
«LA LEGA? NOI UNICI FUORI DAL CORO». E nessun paragona con la Lega Nord, con cui il M5s pare condividere qualche battaglia politica: «Siamo l'unica voce fuori dal coro. La Lega? Lasci stare, sono movimentini che potevano spostare qualcosa sul territorio, poi hanno preso i soldi come tutti gli altri».
«A KIEV NON SPARAVANO I RUSSI». Grillo ha fornito la sua versione anche sulla crisi ucraina: «Un governo è stato cacciato dalla piazza. Vorrei capire perché un governo che vince le elezioni viene mandato a casa. Chi c'è nella piazza? Chi sparava sulla folla in piazza a Kiev non erano i russi. Lì ci sono forze statunitensi. È una situazione complessa».
«CRIMEA? RISPETTO IL REFERENDUM». E a proposito di Crimea: «C'è stato un referendum sull'indipendenza con 150 ispettori dell'Onu che hanno visionato. Vi ha partecipato l'85% degli aventi diritto e il 95% ha detto sì. Io lo rispetto».
Un inedito Beppe Grillo ha accettato di farsi intervistare in tivù da Enrico Mentana su La7.
E ha subito proposto la sua ricetta choc: «Cari signori, una parte di questo debito è immorale. Facciamo quel che ha fatto la Germania nel 1953 che ha pagato la metà dei debiti di guerra e poi con l'unificazione con Kohl ha pagato pochissimo. Strappiamo il fiscal compact».
Possibile farlo? «Si può uscire unilateralmente dall'euro. È un trattato internazionale. La mia idea è mettere un referendum: se non accettano le condizione che indichiamo ce ne andiamo».
«IN EUROPA RENZI PRESO PER IL CULO». Inevitabile parlare del premier: «In Europa lo hanno preso per il culo. Sono i telegiornali che devono essere processati», ha detto il leader del M5s. Che non ha lesinato la stoccata a Mentana: «Lei è lì lì non rida tanto...».
«ALLE EUROPEE M5S TRA IL 20% E IL 25%». Il futuro a cinque stelle è dipinto come roseo: «Se vinciamo le elezioni come primo partito, come si comporta la sinistra? Abbiamo una forbice da 20% a 25%. Sotto il 20%? Sarebbe una buona cosa comunque».
Niente impegno in prima persona però: «Noi abbiamo già vinto. Abbiamo messo un'opposizione che non hanno mai visto là dentro. Io candidato? Non faccio parte di quel mondo lì, non ho quella cultura né la passione di vivere lì. Ma i vari Di Maio, Di Battista, Ruocco sì».
«LA LEGA? NOI UNICI FUORI DAL CORO». E nessun paragona con la Lega Nord, con cui il M5s pare condividere qualche battaglia politica: «Siamo l'unica voce fuori dal coro. La Lega? Lasci stare, sono movimentini che potevano spostare qualcosa sul territorio, poi hanno preso i soldi come tutti gli altri».
«A KIEV NON SPARAVANO I RUSSI». Grillo ha fornito la sua versione anche sulla crisi ucraina: «Un governo è stato cacciato dalla piazza. Vorrei capire perché un governo che vince le elezioni viene mandato a casa. Chi c'è nella piazza? Chi sparava sulla folla in piazza a Kiev non erano i russi. Lì ci sono forze statunitensi. È una situazione complessa».
«CRIMEA? RISPETTO IL REFERENDUM». E a proposito di Crimea: «C'è stato un referendum sull'indipendenza con 150 ispettori dell'Onu che hanno visionato. Vi ha partecipato l'85% degli aventi diritto e il 95% ha detto sì. Io lo rispetto».
Venerdì, 21 Marzo 2014
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