Il referendum sulla secessione della Crimea dall'Ucraina è "illegale, non riconosceremo i risultati" e "domani decideremo sanzioni" contro la Russia. È quanto affermano il presidente della Commissione europea Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in una dichiarazione congiunta. Intanto il segretario di Stato americano John Kerry ha chiamato il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov per ribadirgli la posizione degli Usa secondo cui il referendum sulla Crimea è illegale. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, non ne riconosceranno il risultato.
La Casa Bianca respinge il risultato scontato del referendum per l'annessione alla Russia della Crimea e bolla le azioni di Mosca come "pericolose e destabilizzanti". Non solo. Washington avverte e che ora Mosca affronterà "costi crescenti" per l'intervento militare e la violazione del diritto internazionale nella penisola ucraina.
Il "sì" all'annessione della Crimea alla Russia ha vinto con il 93%, secondo un exit poll: lo ha riferito la tv statale russa Rossia 24.
"Il referendum" in Crimea "è illegale e illegittimo e il suo risultato non verrà riconosciuto". Così il presidente della Ue Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione Ue Josè Barroso in una dichiarazione congiunta.
Soldati e mezzi blindati ucraini si stanno spostando verso in confini con la Russia. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, citando l'emittente ucraina '24' che ha mostrato le immagini di un treno che trasporta blindati.
Residenti hanno riferito che il treno è arrivato sabato alla stazione Kondrashevskaya Novaya, a 10 chilometri da Lugansk.
Si attesta oltre il 50% il dato sull'affluenza al voto per il referendum di annessione alla Russia a Sebastopoli, la città più popolosa della Crimea. Lo annuncia il comitato elettorale centrale di Sebastopoli, a quattro ore e mezzo dall'apertura dei seggi.
Sono migliaia gli elettori che stanno votando per il referendum sull'adesione della Crimea alla Russia a Sebastopoli: nel seggio 850098 a poca distanza dal centro della città si registrano code e sono oltre 2 mila quelli che hanno già votato. "Torniamo a casa", dice qualche elettrice mostrando la scheda prima di inserirla nell'urna trasparente.
Affluenza sostenuta nel voto per il referendum di adesione alla Russia, nel villaggio tataro Bakhcisarai. Lo riferiscono testimoni occidentali sul posto: si tratta del principale villaggio della minoranza tatara, teatro di manifestazioni pro-Kiev negli ultimi giorni.