giovedì 20 marzo 2014

La mamma dei cretini è sempre incinta. Invece di combattere la camorra e evitare che vengano sepolti rifiuti tossici sotto la loro terra due cretini mandano in ospedale un ragazzo di colore. Più si è fessi e più si è razzisti.

I minorenni che mandano in ospedale un ragazzo perché è di colore

di   - 19/03/2014 - È accaduto a Casal di Principe


I minorenni che mandano in ospedale un ragazzo perché è di colore
Aggressione a sfondo razzista a Casal Di Principe. Un ragazzo di 14 anni di origine nigeriana è stato picchiato a sangue con un casco ed una pinza giratubi e mandato all’ospedale solo perché di colore. Il fatto è avvenuto nel paese in provincia di Caserta famosa per aver dato i natali al clan dei Casalesi. L’aggressione è avvenuta davanti ad una scuola del Paese ed i responsabili sono due minorenni. Uno dei due, in quanto minore di 14 anni, non è imputabile.
I minorenni che aggrediscono un ragazzo perché di colore
LA VIOLENZA - Entrambi sono stati denunciati dalla polizia alla Procura per i minori di Napoli. Come riporta l’Ansa la vittima, residente con i genitori nel Paese casertano, ne avrà per una trentina di giorni a causa di ferite alla fronte, ad una palpebra ed un trauma cranico. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una telefonata in cui veniva segnalata una lite tra studenti. Ed i due aggressori, entrambi alunni al primo anno, oltre ad aver colpito la vittima con un casco hanno usato anche una pinza giratubi a conclusione di una serie di offese ed angherie a sfondo razziale pronunciate nei confronti del giovane nigeriano che perduravano già da tempo.


LA CONDANNA DI KHALID CHAOUKI - Khalid Chaouki, deputato del PD e coordinatore intergruppo cittadinanza che lo scorso dicembre si chiuse nel centro di accoglienza di Lampedusa per evidenziare le condizioni di difficoltà degli immigrati ha condannato con fermezza quanto avvenuto a Casal di Principe: «Episodi di razzismo come quello, gravissimo, avvenuto a Casal di Principe ci riportano a un clima di violenza razziale che vogliamo e dobbiamo con forza condannare. Dopo l’indagine aperta dall’Unar, l’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali crediamo sia urgente rilanciare con forza l’impegno a tutti i livelli contro la deriva razzista e xenofoba attraverso mirate campagne di sensibilizzazione».

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