Invia per email
Stampa



"Siamo l'Italia e se l'Italia fa l'Italia non deve avere paura di nessuno", assicura Matteo Renzi intervistato dal Tg5 prima della sua missione, domani, a Berlino dalla Merkel. "E' chiaro quello che l'Italia deve fare e lo farà e questo Paese - prosegue il presidente del Consiglio - ha il diritto di dire che questa Europa deve cambiare. Non siamo - scandisce - gli alunni somari da mettere dietro lavagna".

Uno dei temi rilanciati oggi parlando di coperture per gli investimenti nei servizi - in particolare nella scuola - è arrivato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha ipotizzato una riduzione del programma dei cacciabombardieri F35. Il premier, interpellato, non si sottrae: "Sì. Risparmieremo molti soldi sulla Difesa, circa 3 miliardi di euro. Non tutti sugli F35, ma anche con la riorganizzazione delle strutture militari. Continuiamo con i programmi internazionali e con una forte aeronautica, ma il programma sarà rivisto".

Il premier affronta il tema dell'occupazione giovanile, e dei recenti contrasti con il sindacato. "Il problema non è discutere di norme, ma garantire la possibilità di assumere. Semplificare" le norme sul lavoro "non significa dare più precarietà ma consentire ai ragazzi di lavorare. A me interessano loro non gli addetti ai lavori, che siano sindacalisti o le associazioni dei categoria". Così Matteo Renzi al Tg5 replica alle polemiche.