Bartolomeo Pepe e lo strano caso della scomparsa della sua pagina Facebook
di Stefania Carboni - 21/03/2014 - Il senatore campano del M5S denuncia un post contro lui e il senatore Cotti. Ci tagga anche Messora, ma le parole (e la pagina) in rete spariscono nel giro di pochi secondi
C’era una volta il senatore del MoVimento 5 Stelle Bartolomeo Pepe su Facebook ora non più. Perché? Il perché lo spiega il senatore stesso sul suo profilo fan. Una brutta faccenda, con tanto di post dai sapori (come dicono gli utenti) “razziali”, che l’eletto a Roma ha denunciato pochi minuti prima che la sua pagina personale fosse irreperibile. «La mia pagina privata è stata cancellata dopo questo post che riporto in sintesi. Avevo scritto: “che il mio Questore Laura Bottici sarà orgogliosa del suo uomo, della sua dialettica e del modus, per aprire una discussione su quelli che la gente al bar chiama oramai nazistellati, che mi rattrista e mi preoccupa io mi vergogno come senatore e come uomo, SE QUESTO è UN UOMO”».
INCONTRI SGRADITI – Cosa conteneva il link condiviso dal senatore? Un post attribuibile al segretario personale (così si descrive lui su Fb) della senatrice Laura Bottici, tale Alessandro Battaglia, che recitava testuali parole:
#M5SSenato Ieri sera dopo la solita lunga giornata di lavoro, decido di uscire a mangiare una pizza col nostro amico Vincenzo Caso, prima pizzeria dove proviamo ad entrare di fronte a noi una “bellissima” tavolata di #NonpiùMovimentisti , @Campanella, @Bocchino, @Casaletto, @Bignami, @Battista e fin qui , chi se ne frega, ma guardando bene il tavolo ecco che noto due Senatori che ancora si dichiarano #Movimento5stelle, @Cotti e @Pepe, via di corsa cambiamo pizzeria, ne troviamo un altra, per fortuna “disinfestata”, terminiamo la nostra pizza con birra e usciamo per fare un giro, giriamo l’angolo ed eccoli tutti li, tranne @pepe, tutti gioiosi e allegri come fossero ad una gita scolastica, si, ma con i nostri soldi, decidiamo di cambiare subito strada, onde evitare di riversare tutta la pizza per strada, non sarebbe carino, girando troviamo un baretto tranquillo, entriamo per un caffè e un digestivo, dopo la “visione” disgustante, era necessario, ci accomodiamo e ecco che spunta @pepe, per fortuna sparisce in fretta, allora ci guardiamo intorno e spunta @Orellana, in compagnia di tre soggetti alla mai memoria sconosciuti, ora la domanda è, ma dove sono gli attivisti romani, perché nessuno fa presente a questi soggetti del fastidio che ci hanno arrecato?
e ancora….
Qualcuno pensa che non c’è niente di male in una cena tra vecchi amici, bhè vi faccio presente che TUTTI questi soggetti sono tutto tranne che amici del MIO paese, hanno scelta con una scusa patetica il vile denaro invece che il sacrificio per il bene comune.
E ancora il solito hashtag #VinciamoNOi con una chiusa che fa rabbrividire gli inglesi: «To bee continued…….».
CRITICHE AL COLLABORATORE DI BOTTICI – Un post questo che non è passato certo inosservato. Già ieri, in rete, si discuteva delle parole pesanti verso i fuoriusciti. Ecco qui sotto qualche commento sotto lo status del collaboratore di Bottici: «Ma era un post satirico spero… Cos’e', la purezza della razza? Mah…», commenta amaro l’eletto Vacciano. E ancora: «Io trovo questo post inquietante. Noi paghiamo per caso pure te? Tanto per sapere eh.. almeno mi faccio un’idea», replica un utente.
guarda la gallery:
TAGGATI BOTTICI E MESSORA - Il post è rimbalzato alle cronache nell’arco di pochi minuti. Ecco qui lo screen che girava poco tempo fa in rete. Prima che la pagina di Pepe fosse non raggiungibile:
Come si nota dai tag il senatore non si è fatto scrupoli di segnalare la cosa sia alla collega Bottici che al comunicatore Claudio Messora. Che la pagina Facebook di Pepe sia stata segnalata in massa da qualcuno in rete? E bloccata in così poco tempo? Intanto il post del collaboratore di Bottici èrintracciabile ancora qui . Strano che non sia scomparso assieme al profilo del senatore “sfiduciato” dal mu Napoli. La questione però potrebbe non chiudersi facilmente nelle prossime ore e descrive bene il clima poco sereno nel MoVimento a Palazzo Madama.
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