Vladimir Putin sfida le sanzioni varate ieri da Bruxelles e Washington e firma al Cremlino con i leader politici della richiesta da parte della Crimea l'accordo per l'ingresso della penisola nella Federazione Russa. Una cerimonia solenne nella sala di San Giorgio con il premier e il presidente del parlamento di Crimea, Serghei Aksenov e Vladimir Konstatinov, e il sindaco di Sebastopoli. L'accordo deve ora essere ratificato dal Parlamento russo, il cui appoggio è praticamente scontato. Poi si dovrá approvare una nuova legge che permetta il riconoscimento di Crimea e Sebastopoli come nuovi soggetti della Federazione.
Protestano le potenze occidentali: Usa, Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia hanno condannato l'annessione di Crimea e Sebastopoli alla Russia. Il presidente americano, Barack Obama, propone una riunione dei leader del G7 all'Aja la prossima settimana per discutere gli sviluppi e valutare nuove sanzioni. Washington dice che quello che sta facendo Mosca e le decisioni del presidente russo Vladimir Putin "sono una minaccia alla pace". Sarebbe stato ucciso dai russi un soldato ucraino a Sinferopoli e il Ministero della Difesa di Kiev ha autorizzato i militari ucraini in Crimea a usare le loro armi.