“L’attacco alle nostre nazioni è deciso da sionisti e capitalisti” richiama immediate braccia tese mentre “Quando il “Caudillo” Franco è morto la Spagna era una potenza mondiale” ottiene fragorosi ululati d’approvazione: per un pomeriggio è stata Roma la capitale indiscussa dell’ultradestra europea. Hotel Pineta Palace, periferia nord della città. E’ qui che (sotto gli occhi attenti della Digos anche per il rischio di ritorsioni antifasciste) Forza Nuova ha organizzato un incontro con gli esponenti di alcuni tra i partiti di estrema destra più influenti d’Europa.
Al richiamo “L’Europa Risorge”, si sono ritrovati a Roma il deputato greco di Alba Dorata Antonios Gregos, l’eurodeputato del British National Party Nicolas Griffin, il presidente del partito nazionalista spagnolo Democracia National Manolo Canduela, e il tedesco Jens Puhse del Partito Nazionaldemocratico.
“Questo incontro è importante e non solo in vista delle prossime elezioni europee –spiega il padrone di casa e leader di Forza Nuova Roberto Fiore –. Il nostro obiettivo è più a lungo termine; intendiamo creare una elite dirigente, un’avanguardia che impedisca a banchieri e tecnocrati di uccidere il nostro continente”.
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L'ultradestra si ritrova a Roma
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Gregorio Romeo
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Dal palco Antonios Gregos, deputato greco di Alba Dorata, arringa la platea sparando a zero contro l’immigrazione clandestina, richiamando la difesa della “razza” e attaccando la magistratura ellenica colpevole di “perseguitare il movimento”. E’ di pochi giorni fa, infatti, la notizia che, anche per Gregos, i giudici hanno chiesto la fine dell’immunità parlamentare. Le accuse sono, ovviamente, legate ai diversi episodi di violenza politica che, secondo i magistrati, il partito estremista ha ispirato o messo concretamente in atto. “Noi conosciamo Alba Dorata per le attività di beneficienza che compie, per la distribuzione di cibo ai poveri – replica Roberto Fiore – non certo per la violenza, strumentalizzata solo al fine di eliminare un partito che mette in crisi il sistema”.
Gli interventi dei leader politici si succedono fino a sera e fanno riferimento al repertorio più classico dell’estrema destra, aggiornato ai tempi della crisi: dunque opposizione fortissima al “capitalismo sionista” e al male tecnocratico, coniugata alla lotta contro l’aborto e, soprattutto, l’ “omosessualismo”. Proprio sul tema dell’omosessualità, Roberto Fiore decide di chiudere il suo intervento: “Nelle nostre scuole hanno deciso di fare entrare persino la pedofilia – attacca il leader di Forza Nuova, probabilmente facendo riferimento agli opuscoli sulla parità di genere recentemente distribuiti nelle aule italiane – a questo Forza Nuova si opporrà strenuamente”. Gli applausi sono a scena aperta.