martedì 7 gennaio 2014

Riceviamo e pubblichiamo

Casaleggio finanziava il M5S con denaro pubblico per Di Pietro

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Per la serie “coerenza a corrente alternata” il guru del no ai soldi pubblici Casaleggio per anni ha ingrossato il proprio conto in banca grazie ai nostri soldi, come riporta L’Espresso
Il denaro che ha ingrassato la politica, bersaglio polemico numero uno del Movimento Cinque Stelle, ha messo il turbo anche ai conti di Casaleggio. Nientemeno. Tutto nasce dal contratto siglato con l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro per la gestione della comunicazione in Rete: il sito, il blog e altre iniziative di propaganda via Internet. In quel periodo, tra il 2006 e il 2009, Grillo e Casaleggio filano d’amore e d’accordo con Di Pietro. Il quale è ben contento di affidare all’amico consulente l’incarico di promuovere sul Web l’immagine dell’Idv. La torta dei finanziamenti pubblici all’epoca era molto ricca, fino a 20 milioni per un partito delle dimensioni dell’Italia dei Valori, che poteva permettersi di pagare profumata- mente anche Casaleggio. Dai bilanci dell’Idv si scopre che tra il 2006 e il 2009 le spese sostenute per lo sviluppo della comunicazione in Rete arrivano a sfiorare i 900 mila euro l’anno. In altre parole, fino a un terzo dei ricavi della Casaleggio associati arrivava dal partito di Di Pietro, a sua volta foraggiato dallo Stato.
Nel 2010 la macchina s’inceppa. Il contratto di consulenza finisce nel mirino dell’ala moderata dell’Idv. Di fatto Casaleggio usava i soldi dell’Italia dei Valori per sostenere il blog di Grillo e quindi anche il movimento Cinquestelle.
Come ce lo spiegheranno questo aiutino pubblico i purissimi del M5S? Con il silenzio, come sempre

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