Elena Fattori, la senatrice 5 Stelle che denuncia un militante
di Stefania Carboni - 07/01/2014 - L'esposto viene però archiviato
“Senatrice Elena Fattori, risponda!”, è questo l’appello diffuso oggi in rete da parte degli attivisti di Albano verso la senatrice del MoVimento 5 Stelle Elena Fattori. Nel comunicato si riporta la vicenda della denuncia presentata da parte della senatrice verso un militante di Albano. «Da mesi – riporta la nota – i militanti del 5 Stelle dei Castelli Romani pongono alla Senatrice Elena Fattori domande inerenti il suo più stretto e fidato collaboratore, Emanuele Menicocci, già coinvolto nell’affaire rifiuti del VII invaso della discarica di Roncigliano. Le risposte non arrivano, ma la denuncia si».
LA DENUNCIA DELLA SENATRICE – Nelle righe del documento il gruppo pentastellato riporta cronologicamente i fatti:
Il 31 maggio scorso, la senatrice del movimento 5 Stelle di Genzano, Elena Fattori – eletta a febbraio 2013 nel collegio “Circoscrizione Lazio” del Senato della Repubblica – ha depositato presso un Commissariato di Polizia di Stato dei Castelli Romani, una denuncia penale nei confronti d’un militante del movimento 5 Stelle di Albano: “denuncio,a codesta Autorità di Pubblica Sicurezza, ai sensi e per gli effetti del T.U.L.P.S. tale ********”
e ancora…
Si tratta del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza adottate, nel 1931, nel corso delle attività di consolidamento del regime fascista che passarono attraverso il rafforzamento delle attività di “controllo politico” preventivo attuate dalle forze di Polizia agli ordini di Benito Mussolini, titolare anche della carica pro-tempore di Ministro degli Interni. Un modo per inibire il confronto ed il dibattito pubblico e democratico. Un modo per soffocare la partecipazione, la trasparenza, il coinvolgimento attivo dei cittadini e cittadine. Un modo per creare un’immunità politica sostanziale ai “politici di professione”.
Il gruppo diffonde anche il documento in questione:
(Fonte Fb: Movimento 5 stelle Albano Laziale)
Nell’esposto si evince come la senatrice indichi i comportamenti ritenuti “molesti” del militante: «Il comportamento XXXXXX quasi molesto mi provoca un’ansia tanto da inibirmi di svolgere la mia attività politica». La parlamentare spiega come si sia sentita “dossierata”: «Segue in maniera petulante la mia attività politica sul territorio e lo ritrovo spesso a fotografarmi nel corso delle varie iniziative, per poi inviare i commenti anche offensivi nei miei confronti sul suo profilo facebook». Sono passati diversi mesi da quel 31 maggio e l’annuncio di archiviazione dell’esposto parte proprio ora dal gruppo pentastellato.
LE DOMANDE - Quale sarebbe la “colpa” del militante secondo il gruppo 5 Stelle? «La denuncia della Senatrice Elena Fattori è stata un buco nell’acqua e l’archiviazione, a sei mesi di distanza, è stato un atto dovuto: inconsistenti, false e immotivate le tesi sostenute nella denuncia. Ma le domande poste dai cittadini e cittadine del 5 Stelle dei Castelli Romani, invece, sono ancora tutte fondate e, soprattutto, inevase. Le ripetiamo di nuovo, davanti all’intera comunità dei Castelli romani, a futura memoria». Nel comunicato si pongono tre punti:
1) Perché il suo collaboratore, Emanuele Menicocci, non ha ancora pubblicato il contratto di sponsorizzazione da lui stipulato a luglio 2012 con la società Saim Srl di Genzano (di Bruno e Vincenzo Guidobaldi), già impegnata nella progettazione e direzione lavori del VII invaso della discarica dei Castelli Romani (Roncigliano)?
2) Perché il suo collaboratore, Emanuele Menicocci, in qualità di “personale di supporto ai parlamentari”, non ha ancora reso pubblico il contratto lavorativo di collaborazione che lo lega al Senato della Repubblica?
3) Perché il suo collaboratore, Emanuele Menicocci, non ha ancora reso pubblico l’ammontare del suo “rimborso economico che non può, in ogni caso, superare i 5 mila euro lordi mensili”? (ndr, Codice Etico del 5 Stelle, sottoscritto dai parlamentari prima delle elezioni)?
con le considerazioni da parte del gruppo…
La denuncia penale della Senatrice Elena Fattori ha costituito, per il Movimento 5 Stelle di Albano, un tentativo palese e smaccato di condizionare e limitare non solo il principio di trasparenza ma, cosa ancora peggiore, la “partecipazione politica attiva” dei cittadini e cittadine dei Castelli Romani. Un modo per condizionare e limitare, in buona sostanza, l’opinione pubblica. La senatrice Elena Fattori, in questo modo, mette a repentaglio, a nostro avviso, i principi fondativi stessi su cui si fonda il Movimento 5 Stelle nazionale. Nessuno però, è disposto a farsi spaventare o, tanto peggio, imbavagliare: senatrice Elena Fattori, risponda! Movimento 5 stelle Albano laziale
I PRECEDENTI – Non è la prima volta che appaiono critiche verso la senatrice e il suo collaboratore. A febbraio un articolo apparso su Osservatorio Laziale parlava di un contratto di sponsorizzazione per uno spettacolo di Marco Travaglio a Genzano. Uno spettacolo che, come riportato dal pezzo, è stato sponsorizzato da una società coinvolta nella gestione compostaggio rifiuti. A curare la comunicazione? L’ora collaboratore della senatrice all’epoca già attivista 5 Stelle. Il MoVimento a Genzano ha però risposto così difendendo i suoi due attivisti. Menicocci compreso ha replica al giornale rigettando le accuse:
La ricerca degli sponsor per l’evento “Anestesia Totale” di e con Marco Travaglio e Isabella Ferrari datato 27 luglio 2012 è stata affidata in concessione ad azienda terza (lo si evince dal manifesto stesso) la quale, al momento della sottoscrizione, ha il diritto inderogabile di gestire gli spazi come meglio crede nel rispetto del buon costume e delle vigenti norme di legge in tema di pubblicità. Da quel momento in poi il concedente, nella fattispecie Me Comunicazione e Ufficio Stampa, non ha più alcun potere di gestione degli spazi pubblicitari. Gli accordi tra Emanuele Menicocci e la concessionaria sono avvenuti con regolare contratto sottoscritto da entrambi, verificabile anche dai relativi movimenti economici regolarmente effettuati. Nessun contatto diretto, né contrattuale né verbale, c’è stato tra gli sponsor ed Emanuele Menicocci.
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