sabato 11 gennaio 2014

E i grillini che cosa propongono su questo problema? Ah, dimenticava. Non c'è nel programma.

Confindustria, nel 2014 -8mld di prestiti.
Ripresa dall'anno prossimo, Bce permettendo

Secondo viale dell'Astronomia quest'anno verranno ancora a mancare 8 miliardi di finanziamenti, dopo il -96 miliardi segnato dal settembre 2011. La ripresa nel 2015, quando si prevede un aumento del 2,8%. Ma solo a condizione che vada bene la tornata di test della Bce

MILANO - Il 2014 si annuncia ancora un anno avaro di soddisfazioni per le imprese che busseranno agli uffici delle banche per ottenere finanziamenti; un dato decisamente negativo, soprattutto se si considera che il calo dei prestiti bancari in Italia è stata finora del 10,5% dal picco del settembre 2011, per un ammanco di finanziamenti che ha raggiunto i 96 miliardi. Il Centro studi di Confindustria (Csc) stima che la stretta,certificata anche dagli ultimi dati di Bankitalia, proseguirà quest'anno: -1% , che si traduce in 8 miliardi in meno di finanziamenti. Nel 2015, invece, si registrerà un aumento del 2,8% (+22 miliardi). Il calo è partito dal lato dell'offerta e perciò le previsioni Csc si basano sull'evoluzione nei bilanci bancari del rischio di credito (oggi ai massimi), della capacità di generare utili (ai minimi), dei ratio di capitale e della raccolta.

"Affinché l'inversione di tendenza si verifichi - spiega il Csc - è cruciale che la valutazione e i test effettuati dalla Bce confermino la solidità dei bilanci bancari così da infondere fiducia negli istituti italiani da parte degli investitori e da abbassare la loro avversione al rischio. Se l'approfondita analisi della Bce non sortisse questi esiti positivi, si potrebbe materializzare uno scenario avverso, nel quale i prestiti scenderebbero del 4,9% nel 2014 (-40 miliardi) e dell'1,3% nel 2015
(-10 miliardi)".

Secondo il Csc i prestiti delle banche alle imprese sono già diminuiti più del Pil nominale nel 2012-2013; il rapporto prestiti/Pil si è ridotto rapidamente e potrebbe scendere ancora. Il grado di indebitamento bancario delle imprese è lontano dal picco. "In ogni caso - rileva il Centro studi - l'andamento dei prestiti bancari nel 2014-15 non potrà soddisfare pienamente il fabbisogno finanziario creato dal miglioramento della domanda e dell'attività economica e ciò rende urgente lo sviluppo dei canali di finanziamento non bancari".
(11 gennaio 2014)

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