giovedì 9 gennaio 2014

E' incredibile. In Italia sul piano di Renzi assistiamo agli interventi dei massimi esperti di aria fritta come Camusso e Brunetta dare giudizi negativi mentre la Ue ci incoraggia. Ma mandiamo a casa sindacati e Brunetta.

Ue promuove il Jobs Act di Renzi
"Sul lavoro direzione giusta"

Ue promuove il Jobs Act di Renzi Sul lavoro direzione giusta
14:31 09 GEN 2014

(AGI) - Roma, 9 gen. - "Alcuni dei punti chiave del Jobs Act del segretario del Pd Matteo Renzi sono in linea con le raccomandazioni Ue sul mercato del lavoro" anche se "aspettiamo i dettagli": lo ha affermato il commissario Ue al Lavoro Lazlo Andor, a margine di una conferenza stampa. A suo giudizio, bisogna infatti rendere "piu' inclusivo e dinamico" il mercato del lavoro. In Italia, i fattori che incidono di piu' sono l'"eccessiva segmentazione" e il "gap generazionale" tra le persone colpite dalla disoccupazione. Per Andor, il tema della disoccupazione e' "un tema molto serio" e "sta diventando un problema sociale, economico e politico" non solo in Italia ma a livello europeo. Andor ha ricordato che il prossimo mese di luglio, probabilmente, si terra' un incontro a Roma proprio sulla disoccupazione.
GIOVANNINI CAUTO, SERVONO M0LTI SOLDI
Sul piano per il lavoro del segretario del Pd esprime cautela il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. "La proposta di Renzi sulla natura dei contratti e le tutele ad essi collegati non e' nuova, ma va dettagliata meglio", ha dichiarato a Radio1.
  Secondo Giovannini inoltre, "molte delle proposte presentate da Renzi in questa lista prevedono investimenti consistenti". "Nel passato vi sono state due proposte contrapposte: una dei professori Boeri e Garibaldi nella quale l'azienda puo' piu' facilmente interrompere un rapporto di lavoro all'inizio attraverso un indennizzo monetario, per poi invece con il passare degli anni lavorati tornare per il lavoratore a una situazione standard, quella protetta dall'articolo 18; una proposta invece del professore Ichino in cui l'articolo 18 entra in campo solo dopo molti anni", ha proseguito il ministro.
  "Quindi - ha continuato - bisogna capire di cosa si sta parlando. Noi adesso abbiamo ogni trimestre circa 400 mila assunzioni a tempo indeterminato e circa 1 milione e 6 a tempo determinato. Allora riuscire a trasformare contratti precari in contratti di piu' lunga durata e' un obiettivo assolutamente condivisibile, che pero' in un momento di grande incertezza come questo molte imprese siano disponibili ad andare in questa direzione e' un fatto fa verificare. C'e' poi da dire che molte delle proposte presentate da Renzi in questa lista prevedono investimenti consistenti".
CAMUSSO,JOBS ACT? OCCORRE METTERE RISORSE PER NUOVI POSTI
"Per parte nostra, ripartiamo dal nostro piano del lavoro.
  Affermando e ribadendo che il lavoro che c'e' oggi e' troppo poco. Non siamo in grado di dare una risposta se non si decide di creare lavoro, se non si mettono risorse nella creazione sistematica di nuovi posti di lavoro", e' stato il commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando a Firenze nel corso dell'incontro con i delegati regionali del sindacato. "Se - ha proseguito Camusso - la realta' e' che bisogna creare lavoro, non basta dire che sara' la libera iniziativa del mercato o delle imprese o qualche incentivo sulla fiscalita' a favorire la ripresa. Sono tutte cose utili - ha concluso Camusso -, ma bisogna che tutte le risorse disponibili vadano alla creazione di posti di lavoro". La Camusso ha comunque salutato "con favore che il dibattito politico finalmente parli di lavoro e che il piu' grande partito del centrosinistra si stia impegnando a fare delle proposte".
 
BONANNI, TENDENZIALMENTE FAVOREVOLE A 'JOBS ACT'
"Bisogna discuterne approfonditamente, ma tendenzialmente siamo favorevoli", ha fatto sapere Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, commentando le prime indicazioni sul jobs act di Matteo Renzi. Interpellato da Affaritaliani.it, Bonanni ha aggiunto che "il lavoro lo si puo' creare solo con la buona economia, ma il giudizio sul 'Jobs Act' di Renzi e' positivo. La misura sulla quale sono maggiormente d'accordo e' quella che consente di riassumere attraverso un contratto di lavoro tante altre persone, a partire dalle false partite Iva che di solito sono usate per pagare meno la gente".
SACCONI (NCD), DA PD MOLTI CONTENUTI OSTILI ALLE IMPRESE "Potrebbero rivelarsi ostili all'impresa alcuni contenuti significativi del job act di Renzi". Cosi' il Presidente dei senatori del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi. "Primo: un costoso sussidio universale se finanziato, come oggi e', da contributi sul lavoro. Secondo: l'eliminazione o l'irrigidimento ulteriore di tipologie contrattuali flessibili in cambio di un allungamento del periodo di prova nei contratti a tempo indeterminato, riempito peraltro da obblighi formativi.
  Terzo: una legge sulla rappresentanza e gli accordi sindacali a tutto vantaggio dei sindacati piu' radicali. Quarto: la presenza dei rappresentanti eletti dei lavoratori nei Consigli di amministrazione. Non a caso le aperture maggiori o i silenzi interessati si manifestano nella sinistra piu' radicale perche' potremmo essere in presenza di un progetto che e' stato comunicato in termini di maggiore favore per le imprese e che invece si rivela una versione aggiornata del vecchio approccio ideologico al lavoro. Come dice Alfano, il job act potrebbe essere una old soup, una vecchia minestra". (AGI) .

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