POLEMICA
Scuola, scontro nel governo sugli scatti
Il ministro dell'Istruzione contro quello dell'Economia. In ballo 150 euro dei docenti.
Tensione dentro al governo. A entrare in rotta di collisione, stavolta, sono stati il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e quello dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza.
La seconda ha scritto una lettera al collega per chidergli di sospendere la procedura di recupero degli «scatti» stipendiali per il 2013, circa 150 euro a persona.
«INIZIATIVA URGENTE». Nella missiva la titolare del dicastero di viale Trastevere, secondo quanto si è appreso dallo stesso ministero, ha segnalato l'urgenza dell'iniziativa visto che si deve procedere ai conteggi per gli stipendi di gennaio e quindi a operare le trattenute per il recupero degli scatti.
Nella polemica è entrato anche Davide Faraone, responsabile Scuola del Partito democratico: «Apprendo con preoccupazione della diramazione di una nota del ministero dell'Economia in cui si chiede la restituzione di circa 150 euro mensili ai docenti che hanno maturato gli scatti 2012».
FARAONE: «OLTRE AL DANNO LA BEFFA». Faraone ha spiegato che «si tratta, infatti, di importi provenienti dal taglio dei fondi di funzionamento delle scuole che erano stati promessi ai docenti come pagamento dei dovuti scatti di stipendio. Il danno, cioè il taglio di quei fondi sacrosanti, si somma adesso alla beffa: una volta percepite e spese queste somme i docenti le dovranno restituire».
Nei primi giorni del mese, da parte dei sindacati, c'erano state vivaci proteste a questo proposito con la minaccia di scioperi.
LA GILDA MINACCIA LO SCIOPERO. «Le istruzioni impartite dal ministero dell'Economia per un graduale recupero degli scatti maturati nel 2012 costituiscono una decisione inaccettabile che va bloccata, una vera e propria provocazione che se attuata non potrà rimanere senza risposta», aveva sottolineato il segretario generale della Cisl Scuola Francesco Scrima.
E la Gilda aveva lanciato un aut aut: «Siamo stanchi di aspettare: vengano restituiti ai docenti gli scatti stipendiali 2012 o sarà sciopero generale».
La seconda ha scritto una lettera al collega per chidergli di sospendere la procedura di recupero degli «scatti» stipendiali per il 2013, circa 150 euro a persona.
«INIZIATIVA URGENTE». Nella missiva la titolare del dicastero di viale Trastevere, secondo quanto si è appreso dallo stesso ministero, ha segnalato l'urgenza dell'iniziativa visto che si deve procedere ai conteggi per gli stipendi di gennaio e quindi a operare le trattenute per il recupero degli scatti.
Nella polemica è entrato anche Davide Faraone, responsabile Scuola del Partito democratico: «Apprendo con preoccupazione della diramazione di una nota del ministero dell'Economia in cui si chiede la restituzione di circa 150 euro mensili ai docenti che hanno maturato gli scatti 2012».
FARAONE: «OLTRE AL DANNO LA BEFFA». Faraone ha spiegato che «si tratta, infatti, di importi provenienti dal taglio dei fondi di funzionamento delle scuole che erano stati promessi ai docenti come pagamento dei dovuti scatti di stipendio. Il danno, cioè il taglio di quei fondi sacrosanti, si somma adesso alla beffa: una volta percepite e spese queste somme i docenti le dovranno restituire».
Nei primi giorni del mese, da parte dei sindacati, c'erano state vivaci proteste a questo proposito con la minaccia di scioperi.
LA GILDA MINACCIA LO SCIOPERO. «Le istruzioni impartite dal ministero dell'Economia per un graduale recupero degli scatti maturati nel 2012 costituiscono una decisione inaccettabile che va bloccata, una vera e propria provocazione che se attuata non potrà rimanere senza risposta», aveva sottolineato il segretario generale della Cisl Scuola Francesco Scrima.
E la Gilda aveva lanciato un aut aut: «Siamo stanchi di aspettare: vengano restituiti ai docenti gli scatti stipendiali 2012 o sarà sciopero generale».
Martedì, 07 Gennaio 2014
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