Se ci fossero le elezioni domani, chi vincerebbe? Quale giudizio dare dell’operato del governo Letta? E dell’opposizione di Beppe Grillo e del Movimento 5 stelle? E ancora: come considerare Renzi, Grillo e Berlusconi? La priorità è tagliare i costi della politica? O misure per l’occupazione? E i diritti, fra tutti i matrimoni gay? A tutte queste domande rispondono gli intervistati dall’Ipsos, l’istituto guidato da Nando Pagnoncelli. Nelle infografiche interattive che presentiamo in partnership con Ipsos, vi invitiamo a cliccare sulle varie opzioni disponibili offerte dalle infografiche interattive (come i diversi segmenti elettorali, tipologie di risposte o le domande proposte) per analizzare nel dettaglio che cosa pensano gli italiani dei quesiti a loro proposti.
Sondaggi elettorali svolti in precedenza
Il voto
Continua la crescita del PD, oggi stimato al 33% dei voti validi, mentre sono sostanzialmente stabili gli altri partiti, con lievi oscillazioni. Sempre testa a testa le coalizioni con il centrosinistra (PD, Sel, Centro Democratico) al 36% e il centrodestra (FI, NCD, Lega, Fratelli d’Italia-AN) al 36 per cento.
Il governo
Le opinioni sul governo Letta vedono prevalere chi pensa che stia facendo tutto il possibile (30%) o stia lavorando bene (6%) mentre 31% ritiene che sia inconcludente e 25% che, qualunque giudizio se ne dia, al momento non ci sono alternative migliori. E’ interessante notare che anche tra gli oppositori le opinioni si dividono: meno della metà degli elettori di Forza Italia (44%) giudica il governo inconcludente, percentuale che sale al 50% tra gli elettori pentastellati.
Le priorità
Due sono le priorità centrali degli italiani: al primo posto per un’incollatura la riduzione dei costi della politica, con il 63% che chiede una riduzione degli stipendi di parlamentari e consiglieri regionali; al secondo gli stimoli per creare nuova occupazione (condivisa dal 61%). Le due priorità sono trasversali a tutti gli elettorati, anche se nel PD in particolare, ma anche tra gli elettori di centro, NCD e 5stelle al primo posto troviamo i provvedimenti per l’occupazione. A distanza vengono gli interventi per abbassare la pressione fiscale (37%) e quindi la nuova legge elettorale (26%). Assolutamente secondarie, in termini di urgenza per il paese, le norme sull’immigrazione e le unioni civili.
Renzi, Grillo, Berlusconi
Renzi viene giudicato persona pratica e risoluta da quasi la metà degli intervistati (48%), percentuale che si massimizza tra gli elettori del centro e del PD, mentre 37% lo considera chiacchierone ed arrogante (la maggioranza assoluta degli elettori di Forza Italia). Si conferma una certa difficoltà ad incidere nel dibattito attuale da parte del MoVImento 5stelle: l’azione di Grillo e del MoVimento viene infatti valutata inutile da due terzi degli intervistati, mentre al contrario 25% la ritiene fondamentale, opinione condivisa dall’80% degli elettori pentastellati. Infine Berlusconi viene ritenuto oramai tagliato fuori dalla politica dal 57% degli elettori (18% tra chi vota per Forza Italia), ma il 37% ritiene invece che saprà giocare le sue carte nella prossima campagna elettorale (48% tra gli elettori centristi).
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