Sfiducia M5s per Nunzia De Girolamo: "Dopo Cancellieri, anche da lei illeciti politici e morali". E Lupi...
Pubblicato: 09/01/2014 16:36 CET | Aggiornato: 09/01/2014 16:36 CET
Prossimi obiettivi Maurizio Lupi e Nunzia De Girolamo. Il Movimento 5 stelle sembra quasi averci preso gusto. Le mozioni di sfiducia nei confronti di Angelino Alfano e Annamaria Cancellieri sono stati tra gli atti più efficaci messi in campo in questi mesi dalla prima forza d'opposizione. In entrambi i casi hanno mancato l'obiettivo dichiarato (quello di 'dimissionare' il ministro di turno), ma hanno segnato alcuni dei momenti più complicati nella compagine del governo.
"Uno stillicidio di sfiducie personali - ammette il senatore Vito Crimi - Ma bisognerebbe mandare a casa l'intero governo, che non ha più la fiducia del paese e risponde ad un unico partito, il Pdn, partito di Napolitano". Così i radar a 5 stelle hanno iniziato a segnalare sul cursore la situazione di due esponenti del Nuovo Centrodestra, l'anello più debole tra quelli che sostengono l'esecutivo di Enrico Letta. E, se l'immagine non è nitida al punto da evidenziare chiaramente l'arrivo di una mozione di sfiducia, poco ci manca.
"La situazione della De Girolamo è gravissima. Se ha fatto quello che ha fatto da semplice deputato, non oso immaginare cosa possa fare da ministro". È la deputata Silvia Giordano che segue la 'pratica' del ministro dell'Agricoltura, quella che sembra più prossima ad approdare a un atto formale di sfiducia. “Stronzi, qui a Benevento comando io…”, avrebbe detto ai vertici dell'Asl della cittadina campana, facendo pressioni su appalti del 118 e di alcuni esercizi commerciali.
La registrazione della conversazione per la quale De Girolamo non sta passando un momento felice sarebbe stata fatta circa due anni fa da un suo interlocutore, e non costituirebbe materia di reato. "Illegale", la definisce l'interessata intervistata dal Tempo. Un argomento che sembrerebbe non interessare il M5s: "Non ci riguarda come siano prese. Ha utilizzato il suo ruolo da deputata in un modo moralmente e politicamente inaccettabile. Da questo punto di vista è responsabile a prescindere. Per questo - continua Giordano - il nostro capogruppo Federico D'Incà ha chiesto un'informativa urgente proprio ieri. Ci aspettiamo che venga a riferire in aula".
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Dunque mozione di sfiducia? Quasi. Spiega Carlo Sibilia: "Se ci saranno sviluppi, come immaginiamo, e la vicenda si chiarirà ulteriormente per il ministro si mette veramente male. Anche perché, diciamocelo chiaramente: Dal punto di vista morale una riunione di quel tipo a casa sua... Che ci faceva lì un dirigente dell'Asl?".
Secondo il deputato stellato ci troviamo di fronte ad una vicenda "paragonabile a quella della Cancellieri". "Non è mai entrata nel merito - spiega - non ha mai smentito. Questa è un'implicita ammissione di un illecito morale, ed è grave il silenzio degli altri partiti su questa vicenda". Ance Giordano lascia intendere che la mozione sia nelle cose: "C'è un gruppo di parlamentari che sta seguendo la vicenda e la decisione finale la prenderà l'assemblea. Ma se gli sviluppi vanno in questa direzione...".
Fari puntati anche sul collega Lupi. E non c'entrano il passaggio delle grandi navi per Venezia o il gasdotto Tap, com'era sembrato in un primo momento. "La situazione è questa - racconta ancora Sibilia - Una sentenza del Consiglio di Stato avrebbe sollevato il commissario dell'autorità portuale di Cagliari, Piergiorgio Massidda, dal suo incarico. Nonostante ciò il ministro l'ha reincaricato nuovamente, e per questo sarebbe indagato. Non sembra un abuso d'ufficio? Per di più compiuto quando era già ministro".
Una vicenda, quest'ultima, sulla quale i parlamentari grillini si stanno muovendo con più cautela, "sperando di fare chiarezza nelle prossime settimane". Il bersaglio principale al momento è De Girolamo. E, attraverso di lei, il rapporto tra Angelino Alfano e Matteo Renzi, nella speranza che il segretario democratico non si immoli per i compagni di maggioranza nel caso la situazione si dovesse surriscaldare. Perché i grillini sono intenzionati ad agire. Rimane solo da capire quando. "Anche perché chiedere le dimissioni di due che fino a ieri sono stati berlusconiani - chiosa sarcastico Sibilia - ci apparirebbe quantomeno poco efficace".