domenica 24 febbraio 2013

E meno male che avevano tirato fuori le scope per fare pulizia. Si ai denti forse.


GRANE GIUDIZIARIE

Firme false per Maroni, indagato un leghista

Il leghista Beretta ne avrebbe taroccate 900. Albertini si vendica: «Vergogna. Blaterava di moralità».

Il tremendo boomerang delle firme taroccate ha centrato in pieno Bobo Maroni, candidato governatore della Regione Lombardia per la Lega Nord.
Aveva appena lanciato frecciatine velenose al rivale Albertini: «Io sono onesto e trasparente, la mia storia è lì a dimostrarlo. Gli altri chiacchierano e poi vengono presi con le mani nella marmellata».
Già, ma la storia aggiornata al 23 febbraio ha raccontato di un'indagine a carico del consigliere provinciale monzese del Carroccio Giuliano Beretta, accusato dalla procura di Monza di aver falsamente autenticato 900 firme (cioè 30 volte le 30 contestate ad Albertini) raccolte nella circoscrizione Monza e Brianza a sostegno della lista 'Maroni Presidente'. Una beffa.
DENUNCIA DEI RADICALI. L'inchiesta è stata avviata dal pm Franca Macchia in seguito alla denuncia presentata qualche settimana fa dai Radicali.
Gli atti, con l'esito degli accertamenti, sono già stati trasmessi all'ufficio centrale elettorale presso la corte d'Appello di Milano.
SU 1.200, L'80% IRREGOLARE. Le indagini hanno riguardato circa 1.200 firme raccolte nella circoscrizione brianzola e sono emerse irregolarità per quanto riguarda le procedure di autentificazione dell'80% delle sottoscrizioni.
FOGLIO FATTO GIRARE IN FAMIGLIA. Da quanto si è saputo, il pm non solo ha interrogato Beretta, ma ha anche sentito a campione, come testimoni, un gruppo di elettori; alcuni di loro avrebbero raccontato di aver firmato un foglio fatto 'girare' in famiglia.
Nel loro esposto, infatti, i Radicali avevano chiesto di indagare sulla sospetta raccolta delle 1.200 firme avvenuta in poco tempo, quattro o cinque giorni.
BERETTA: «NESSUNA IRREGOLARITÀ». Beretta, dal canto suo, ha negato che vi siano state delle irregolarità: «La procura di Monza ha aperto un'indagine a seguito di un esposto, si tratta di un atto dovuto, ma confermo che non c'è stata alcuna irregolarità e che tutte le firme sono autentiche in quanto tutte queste firme sono state raccolte, verificate e autenticate da me».

Albertini: «Vergogna, blaterava di moralità»

L'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini non si è lasciato sfuggire l'occasione di commentare l'inchiesta: «Ieri Maroni blaterava di moralità, vergogna!».
FARE: «ORA CHI SI DIMETTE?». Una piccola rivincita anche per la coordinatrice nazionale di Fare per fermare il declino, Silvia Enrico: «A pochi giorni dall'apertura dell'inchiesta sulla presunta raccolta di firme false da parte della lista di Gabriele Albertini, ecco anche il fascicolo d'inchiesta sulla lista Maroni, Pdl e Lega, accusate di aver raccolto irregolarmente l'80% di 1.200 firme presentate in Lombardia».
Quindi la provocazione: «Reati penali veri e propri davanti ai quali, con l'orgoglio di appartenere a chi come Fare ha sempre rispettato in tutto e per tutto la legge, viene solo da chiedersi: adesso chi si dimette?».
Sabato, 23 Febbraio 2013

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