lunedì 25 febbraio 2013

Che dire! I fatti si commentano da soli. Povera Italia se ci sono persone che ancora votano un ballista così.


Avviso importante: Rimborso IMU 2012. Robe da matti

berlusconi rimborso imu-Vito D’Ambrosio- 21 febbraio 2013- Alla fine è arrivata anche a casa mia. Una lettera che nella cassetta della posta appariva, a tutta prima, la solita, triste lettera foriera di cattive notizie. Una multa da pagare, Uniriscossioni all’assalto per una imposta da regolarizzare. Insomma soldi da corrispondere, azioni  coattive da parare. E invece no: Rimborso IMU 2012. Sospiro di sollievo.Almeno non è una nuova spesa. Sul retro della busta, il tempo di aprire il cancelletto, scopri che è il Presidente Silvio Berlusconi a scrivere. Il sollievo dura poco: sono più preoccupato.
La busta recita: “Avviso importante. Rimborso IMU 2012”. La lettera viaggia in Posta Prioritaria Pro. Tutto questo per una lettera firmata “dal nuovo Ministro dell’Economia e dello Sviluppo (cioè dal sottoscritto)”. Firmato: “Suo Silvio Berlusconi”.  Allora un primo pensiero: B. non si candida alla Presidenza del Consiglio. Secondo pensiero: l’on. Angelino Alfano è il nuovo che avanza? Ma la lettera in mano pesa. Pesa per la forma grafica, che appunto ricorda l’ufficialità di un avviso dell’istituzione fiscale. Pesa perché nella forma complessiva è espressa la sostanza complessiva dell’offerta. Il titolo della lettera è davvero una cialtronata: “Modalità e tempi per accedere nel 2013 al rimborso dell’IMU pagata nel 2012 sulla prima casa e su terreni e fabbricati agricoli”. Cosa fatta. Azione già decisa.
Mentre salgo le scale, un passo dopo l’altro, penso. Penso a come la politica sia cambiata nel tempo. Rifletto che la lettera che ho in mano è la dimostrazione che per un pezzo del mondo politico ogni vergogna è sparita. Appare evidente il tentativo del colpo ad effetto. L’idea è che tutto sia possibile. Basta un trucco, una ‘boutade’. Buttiamola sul ridere. E, in ogni caso il Parlamento e anche il Governo diventano una sovrastruttura inutile. È il “ci penso io” del capo miliardario all’ennesima potenza.
Nella lettera sono già indicati tutti i passaggi. Le decisioni operative appaiono già assunte. È semplice: “basta mettere una firma in calce al contratto”.  E, nel caso in esame, il contratto è la scelta elettorale. Come se B. e il suo sistema politico non fosse stato al Governo per lungo tempo. Come se la crisi economica, sociale, strutturale del nostro Paese sia un prodotto recente costruito dai ‘tecnici’. Come se il passato non fosse mai esistito.
Questa lettera è la dimostrazione palese che l’incredibile lo si vuole credibile e veritiero e, soprattutto, al di sopra di ogni evidente responsabilità politica, etica e morale di una coalizione – quella guidata da B. – che ha grandi responsabilità nella crisi dell’Italia.
Ma, salendo le scale di casa mi affiora un’altra preoccupazione. Mi pare che nella missiva c’è l’idea che in fondo gli Italiani siano dei sempliciotti creduloni. La confezione, il testo scritto e la filosofia che è sottintesa nella lettera fa pensare a quei contratti commerciali che stanno nella stretta linea di confine tra la truffa e il nulla. Mi viene da pensare agli imbonitori del west che giravano di villaggio in villaggio vendendo l’elisir di lunga vita raccontati in certi film.
Ho camminato tutto il giorno per lavoro. Ho parlato con molte persone che già questa letterina truffaldina hanno ricevuto. Mi sono fatto una idea. La scrivo così: occorre sapere che sempre più persone hanno smesso di credere alle ‘promesse di Pulcinella’, ai colpi di teatro con garanzie ‘ad alzo zero’. Forse, a causa della crisi e del mal governo di questi anni molti cittadini hanno incominciato a pensare che di facile non ci sia nulla e che il ‘contratto con gli Italiani’,dal quale questa lettera discende, era ‘farlocco’ e non ha portato nulla di buono.
Occorre sperare che sempre più elettrici ed elettori non sono prede facili di promesse dall’ evidente odore di ‘truffa’.

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