lunedì 9 gennaio 2017

“In Europa non li vuole nessuno”

M5S
Foto LaPresse/Emiliano Albensi
15/11/2013 Melfi
Grillo in Basilicata per Succede Tour 
Nella foto: uno dei momenti del tour di Beppe Grillo in Basilicata. Grillo è arrivato nella regione lucana per sostenere la candidatura di Piernicola Pedicini alle elezioni regionali. Qui il leader del Movimento Cinque Stelle incontra i cittadini davanti a Fenice, l'inceneritore dell'indotto Fiat di Melfi.Foto LaPresse/Emiliano Albensi
15/11/2013 MelfiMovimento 5 Stelle party leader Beppe Grillo campaign in Basilicata
Il commento di alcuni esponenti dem dopo il no di Guy Verhofstadt a Grillo
 
“Fallisce il tentativo di Grillo di accordarsi all’Alde e svanisce l’agognato ‘piatto di lenticchie’ cioè l’accordo su poltrone, uffici e quant’altro”. La capodelegazione del Pd all’Europarlamento, Patrizia Toia, commenta così l’accordo saltato tra M5S e l’Alde. “Che diranno gli iscritti della rete chiamati con una procedura beffa a dire sì a un accordo dettagliato fino al oggi coperto dal segreto – aggiunge Toia -, secondo i soliti metodi che sono il contrario della vera democrazia e che costituiva un triplo salto mortale di posizione. Un plauso – conclude – alla coerenza dei liberali e democratici (sarebbe meglio dire alle liberali e democratiche, vista la posizione forte di alcune donne) che si sono opposti a un accordo “impossibile”, ma in verità va detto che esce assai ammaccata la figura di Guy Verhofstadt o di chiunque altro avesse portato avanti il negoziato nei minimi dettagli e nella riservatezza più totale.”
“In Europa non li vuole nessuno: questa è la verità di oggi” commenta invece il deputato dem, Emanuele Fiano. “Dopo aver sciolto l’alleanza con la destra di Farage per motivi economici e utilitaristici – aggiunge il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali di Montecitorio -, i grillini si vedono sbattere la porta in faccia dai liberaldemocratici dell’Alde.  Insomma votazione on line dopo votazione on line, nessuno in Europa ha ancora capito quale sia la linea politica del M5s e da stasera la certezza è che forse una linea politica semplicemente non ci sia”.
Per il senatore del Pd Franco Mirabelli “è stato punito l’opportunismo di Grillo. Evidentemente anche in Europa si sono accorti che l’opportunismo di Grillo e compagnia non era sopportabile. Forse a Bruxelles non si erano accorti di chi fossero i grillini italiani. Ma evidentemente un po’ di rassegna stampa è stata sufficiente per far capire ai liberali europei i valori e la cifra del movimento pentastellato”.
Ernesto Carbone della segreteria dem in una nota commenta così: “Grillo e Casaleggio volevano fare i furbi ma sono rimasti in mezzo al guado. L’Alde ha detto no ad una alleanza politicamente transgenica –aggiunge -, basata solo sulla possibilità di prendere i finanziamenti e le poltrone previste per il nuovo gruppo. Si tratta di una sconfitta politica pesante per Grillo e un ulteriore schiaffo in faccia alla base grillina, usata solo per fare il pubblico plaudente ma esclusa da ogni vera decisione”.
Infine, secondo il deputato dem e presidente della Commissione Politiche europee della Camera, Michele Bordo, il fallimento dell’accordo “conferma in pieno i sospetti del Pd: al M5S interessava solo la dote rappresentata dai soldi e da qualche poltrona in più. Ma se fino a ieri i 5 Stelle urlavano contro l’Euro e l’Europa – spiega – come potevano unirsi a un gruppo che è da sempre su posizioni diametralmente opposte?. Altro che establishment, dunque. Qui l’unico problema è la coerenza del Movimento 5 Stelle”.

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