Il M5S rischia di non presentare la lista alle comunali di Palermo
La fuga dei candidati e delle candidate mette in pericolo la partecipazione dei 5 stelle alle amministrative del capoluogo siciliano
Il M5S rischia una clamorosa esclusione dalle comunali di Palermo. L’ennesima defezione di una candidata per il consiglio comunale obbligherà i 5 Stelle a presentare una lista di soli 27 componenti invece che 40 alle prossime amministrative del capoluogo siciliano. Il numero mimino previsto dalla legge: sotto quella soglia una lista, e il conseguente candidato sindaco, non è autorizzato a concorrere per le comunali.
M5S RISCHIA DI NON PRESENTARE LA SUA LISTA A PALERMO
Il M5S, osservando i voti delle ultime elezioni, può esser molto competitivo a Palermo. Nel capoluogo siciliano i 5 Stelle sono stati la lista più votata alle politiche 2013, gli unici a superare il 30%, alle europee 2014 erano a 5 punti di distanza dal PD mentre a livello nazionale ce n’erano 20, e il No ha superato il 70% al referendum costituzionale. Il caos provocato dal caso delle firme false per le comunali 2012 ha però diviso in modo forse insanabile i 5 Stelle palermitani. Diversi giornali rimarcano come la stessa presentazione della lista alle comunali sia a rischio: i 5 Stelle potrebbero non avere il minimo di candidate necessarie.
L’ADDIO DI GIOVANNA D’AGOSTINO
Una delle candidate scelte via comunarie sul blog dei 5 Stelle, Giovanna D’Agostino, si è ritirata dalla lista del M5S per le prossime comunali. Siccome sono solo 9 le candidate al momento confermate, i pentastellati palermitani possono presentare una lista di soli 27 candidati complessivi, per rispettare la parità di genere che impone liste formate da almeno un terzo di donne. Sotto la soglia di 27 però la normativa vieta perfino la presentazione della lista: di conseguenza M5S, se perdesse un altro pezzo, potrebbe perfino non presentarsi. Il M5S nazionale sarebbe costretto a riconvocare le comunarie sul web, oppure a trovare candidati in altro modo. Uno smacco clamoroso, che sarebbe motivato dallo scontro tra il fronte dei consiglieri regionali e quello dei parlamentari, guidati da Riccardo Nuti, che sono stati coinvolti a vario titolo dalla vicenda delle firme false. I candidati legati a queste persone, come la stessa D’Agostino, si sono ritirati.
Foto copertina: REUTERS/Max Rossi/Files Photo
Nessun commento:
Posta un commento