Invia per email
Stampa
BRUXELLES - Per la "prima volta" nelle conclusioni del Vertice Ue c'è la parola "flessibilità". "E' un piccolo passo per l'Italia ma un grande passo per l'Europa", commenta Renzi - parafrasando la frase dell'astronauta americano Neil Armstrong - lasciando intendere che la sua battaglia nella Ue è appena iniziata.  Il premier italiano valuta le conclusioni del Vertice Ue: "E' un documento di compromesso" ma "Io considero un fatto positivo che per la prima volta si dice che gli investimenti che hanno un senso di futuro dall'Europa sono scomputati dal patto".

"C' era chi voleva cancellare" il riferimento alla considerazione "favorevole" ai fini del patto dei contributi al fondo comune. Non la cita ma il riferimento è ad Angela Merkel. Nei prossimi mesi si discuterà dei termini della flessibilità nel Patto e si inizieranno a mettere nero su bianco i dettagli del piano da 315 miliardi voluto dalla Commissione Ue. Per il premier italiano l'obiettivo finale è arrivare allo scorporo degli investimenti per le grandi opere dal Patto di stabilità, ma per ora si deve accontentare di un "piccolo passo".

Renzi ha lasciato il vertice visibilmente allegro (anche per l'anticipo della chiusura ad oggi del Consiglio, "contento di dormire a casa") facendosi sorprendere dalle telecamere a canticchiare "Parole, parole, parole" di Mina mentre lasciava la sala della conferenza stampa al termine dell'ultimo vertice dei capi di Stato e di governo Ue del semestre italiano