mercoledì 17 dicembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Pd scuola: niente merito, scatti e soldi ancora per anzianità

ROMA – La “Buona scuola” di Matteo Renzi non ce la fa: spariscono gli scatti di merito per gli insegnanti. Gli insegnanti che hanno detto la loro sulla riforma, partecipando al sondaggio pubblico online, dicono no alla modifica e chiedono che gli avanzamenti nella carriera arrivino solo per anzianità. Ma è lo stesso Pd a fare dietrofront sulla riforma Renzi-Giannini prima ancora che diventi un testo di legge.
Nel mirino del partito di governo è finito il meccanismo che prevede che lo scatto di competenze venga assegnato solo al 66% del corpo docente. In questo modo si teme che gli insegnanti si cerchino scuole in cui i colleghi sono mediamente scarsi per poter ottenere lo scatto.
Nella nuova bozza del Pd, che dovrà essere votata dalla maggioranza, spariscono quindi gli scatti per due terzi degli insegnanti decisi dal preside di ogni scuola sulla base dell’impegno e delle competenze dell’insegnante e restano i vecchi scatti di anzianità. Compare, allo stesso tempo, una nuova figura professionale, a metà strada tra il docente e il preside: si chiama “docente esperto”. Si tratta di un livello superiore rispetto a quello di ingresso nella scuola al quale si accede con una specie diformazione permanente obbligatoria e una sorta di concorso. 
Ad esaminare i titoli degli insegnanti, poi, non saranno più i presidi ma delle commissioni provinciali, che potranno sottoporre i docenti anche ad un esame o ad un colloquio. Al livello di “docente esperto” potranno accedere tra il 15% ed il 25% del corpo docente. Chi raggiungerà questo livello godrà anche di un aumento retributivo “non simbolico e permanente” anche in caso di successivo trasferimento.


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