VIALE MAZZINI
Rai: i tagli non decollano, il giro di poltrone sì
Riforma delle news al palo: via al valzer dei nomi. Maggioni verso Washington. Rizzo Nervo possibile sostituto. Mentre a RaiTre Calandrelli insidia Vianello.on emaiMore Sharing Services
Il regalo di Natale che il vertice della Rai sta preparando per i giornalisti dell’azienda potrebbe essere un bel pacchetto di nomine da varare nella seduta di venerdì 19 dicembre, l’ultima del 2014, del Consiglio di amministrazione della tivù di Stato.
E si tratterebbe di un pacco dono con sorpresa, visto che la tanto annunciata riforma del sistema dell’informazione targata Rai - con tagli annessi - rischia di restare nel cassetto.
E così avanti tutta con il valzer dei nomi, in modo da sistemare i preferiti del reame.
MAGGIONI VERSO WASHINGTON. Monica Maggioni, attuale direttore di RaiNews24, andrebbe a occupare la nuovissima sede dai Rai di Washington, considerata ormai una priorità dalla tivù pubblica, visto il ruolo centrale della Casa Bianca.
In questo modo otterrebbe un ruolo strategico all’interno della struttura dell’informazione, visto che attualmente le vicende del presidente Barak Obama vengono seguite dai corrispondenti di stanza a New York.
UNA NECESSITÀ POLITICA. L’idea della sede Rai nella capitale americana è uno dei punti fermi del direttore generale Luigi Gubitosi, tanto che già all’inizio dell’anno aveva tentato di aprire l’ufficio affidandolo al vicedirettore del Tg2, Stefano Marroni.
Allora fu un problema di budget a fermare le operazioni. Stavolta sarebbe una necessità politica, ovvero la profonda sintonia del premier Matteo Renzi con il presidente Obama, a far superare tutti gli ostacoli.
E si tratterebbe di un pacco dono con sorpresa, visto che la tanto annunciata riforma del sistema dell’informazione targata Rai - con tagli annessi - rischia di restare nel cassetto.
E così avanti tutta con il valzer dei nomi, in modo da sistemare i preferiti del reame.
MAGGIONI VERSO WASHINGTON. Monica Maggioni, attuale direttore di RaiNews24, andrebbe a occupare la nuovissima sede dai Rai di Washington, considerata ormai una priorità dalla tivù pubblica, visto il ruolo centrale della Casa Bianca.
In questo modo otterrebbe un ruolo strategico all’interno della struttura dell’informazione, visto che attualmente le vicende del presidente Barak Obama vengono seguite dai corrispondenti di stanza a New York.
UNA NECESSITÀ POLITICA. L’idea della sede Rai nella capitale americana è uno dei punti fermi del direttore generale Luigi Gubitosi, tanto che già all’inizio dell’anno aveva tentato di aprire l’ufficio affidandolo al vicedirettore del Tg2, Stefano Marroni.
Allora fu un problema di budget a fermare le operazioni. Stavolta sarebbe una necessità politica, ovvero la profonda sintonia del premier Matteo Renzi con il presidente Obama, a far superare tutti gli ostacoli.
Rizzo Nervo possibile sostituto a RaiNews24
Al posto della Maggioni, che ha già scaldato i muscoli partecipando nel giugno scorso all’esclusivo meeting del gruppo Bilderbergprovocando la dura reazione dei grillini, andrebbe Nino Rizzo Nervo, ex consigliere di amministrazione della Rai e attuale presidente della scuola di formazione di Perugia.
Rizzo Nervo, che vanta nel suo curriculum la direzione del Tg3 e del Tg La7, da tempo sta lavorando per rientrare nei quadri dirigenziali dell’informazione Rai.
I rapporti stretti con Paolo Gentiloni da una parte, che si è occupato a lungo di Rai prima di sistemarsi alla Farnesina come ministro degli Esteri, e con l’ex deputato del Pd Roberto Zaccaria dall’altra hanno dato i suoi frutti.
Soprattutto a Palazzo Chigi dove Gentiloni ha trovato orecchie disposte ad ascolte le sue richieste.
CALANDRELLI AL POSTO DI VIANELLO? E poi ci sarebbe anche la pratica RaiTre che Gubitosi vorrebbe regolare il prima possibile, non sapendo bene quale sia il futuro all’interno dell’azienda.
Alle luce dei catastrofici risultati ottenuti da Andrea Vianello alla guida del terzo canale della Rai, a partire da Ballarò ( fermo al 6% di share) che sta drenando tutte le risorse economiche a disposizione della rete pur di tenere a galla la non felice conduzione di Massimo Giannini, il vertice di viale Mazzini è intenzionato a scommettere su Silvia Calandrelli, attuale direttore di RaiCultura.
RaiTre, nell’ultimo anno, non ha centrato nessuno degli obiettivi prefissati e l’ultimo clamoroso flop fatto registrare dal programma Questioni di famiglia ha convinto tutti della necessità del cambio.
UN FLOP DOPO L'ALTRO. Accolta da una valanga di critiche e penalizzata dagli scarsi ascolti, la trasmissione, che vedeva Ilaria Cucchi tra gli inviati, è stata sospesa dopo la seconda puntata.
Il programma, che nelle intenzioni dei suoi autori voleva ricreare idealmente l’attività di un consultorio pubblico per dar voce alle famiglie italiane, ha ottenuto solo 386 mila spettatori e uno share dell’1,47%, ancora meno che al debutto, quando gli ascoltatori erano stati quasi il doppio, 547 mila, e lo share del 2,10%. Troppo poco per chi vuol fare le cose in grande.
Rizzo Nervo, che vanta nel suo curriculum la direzione del Tg3 e del Tg La7, da tempo sta lavorando per rientrare nei quadri dirigenziali dell’informazione Rai.
I rapporti stretti con Paolo Gentiloni da una parte, che si è occupato a lungo di Rai prima di sistemarsi alla Farnesina come ministro degli Esteri, e con l’ex deputato del Pd Roberto Zaccaria dall’altra hanno dato i suoi frutti.
Soprattutto a Palazzo Chigi dove Gentiloni ha trovato orecchie disposte ad ascolte le sue richieste.
CALANDRELLI AL POSTO DI VIANELLO? E poi ci sarebbe anche la pratica RaiTre che Gubitosi vorrebbe regolare il prima possibile, non sapendo bene quale sia il futuro all’interno dell’azienda.
Alle luce dei catastrofici risultati ottenuti da Andrea Vianello alla guida del terzo canale della Rai, a partire da Ballarò ( fermo al 6% di share) che sta drenando tutte le risorse economiche a disposizione della rete pur di tenere a galla la non felice conduzione di Massimo Giannini, il vertice di viale Mazzini è intenzionato a scommettere su Silvia Calandrelli, attuale direttore di RaiCultura.
RaiTre, nell’ultimo anno, non ha centrato nessuno degli obiettivi prefissati e l’ultimo clamoroso flop fatto registrare dal programma Questioni di famiglia ha convinto tutti della necessità del cambio.
UN FLOP DOPO L'ALTRO. Accolta da una valanga di critiche e penalizzata dagli scarsi ascolti, la trasmissione, che vedeva Ilaria Cucchi tra gli inviati, è stata sospesa dopo la seconda puntata.
Il programma, che nelle intenzioni dei suoi autori voleva ricreare idealmente l’attività di un consultorio pubblico per dar voce alle famiglie italiane, ha ottenuto solo 386 mila spettatori e uno share dell’1,47%, ancora meno che al debutto, quando gli ascoltatori erano stati quasi il doppio, 547 mila, e lo share del 2,10%. Troppo poco per chi vuol fare le cose in grande.
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