Legge Stabilità, sindacati dei “provinciali”: “Occupiamo sedi contro il governo”
Pubblicato il 19 dicembre 2014 14:09 | Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2014 14:09
di Redazione Blitz
ROMA – I sindacati minacciano di occupare le sedi delle Province per protesta contro la Legge di Stabilità. Nel mirino soprattutto i tagli previsti, che includono ventimila esuberi tra i dipendenti a tempo indeterminato e il licenziamento di oltre duemila precari. Il governo sostiene che i lavoratori in esubero verranno solo trasferiti ad altri Enti statali, ma i sindacati non ci stanno comunque.
“Oggi la mobilitazione si estende a tutte le Province italiane, e senza un intervento del Governo, un passo indietro su provvedimenti dannosi e insensati, non si fermerà”,
fanno sapere Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.
“Chiediamo al Parlamento di evitare il peggio, alle Regioni di fare la loro parte. I tagli della Pubblica Amministrazione mettono a rischio il funzionamento dei servizi di area vasta, dalla sicurezza scolastica alla tutela ambientale, passando per la viabilità e le politiche attive sul lavoro. Una mobilitazione cresciuta in queste settimane e che oggi raggiungerà il suo apice in tutto il Paese, dopo le prime occupazioni di ieri. Chiediamo un riordino vero. Ma il Governo abbandoni certi toni. Senza un dialogo vero la mobilitazione continua”.
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