Traffico d’armi, arrestato l’ex deputato Massimo Romagnoli (Forza Italia)
L'arresto avvenuto su mandato degli Stati Uniti. Sotto accusa per le forniture a favore delle Farc
L’ex parlamentare di Forza Italia Massimo Romagnoli è stato arrestato a Podgorica, in Montenegro, insieme a due cittadini di origine rumena, con l’accusa di traffico d’armi internazionale a favore delle Farc. Ovvero, le Forze armate rivoluzionarie colombiane. L’arresto è avvenuto su mandato di cattura delle autorità degli Stati Uniti: Romagnoli è incriminato per terrorismo dalla Procura federale di New York.
MASSIMO ROMAGNOLI, L’EX DEPUTATO DI FORZA ITALIA ARRESTATO PER TRAFFICO D’ARMI – Eletto nella circoscrizione Europa con circa 8mila preferenze alla Camera dei deputati nel 2006, Massimo Romagnoli è stato deputato di Forza Italia fino all’aprile 2008. Secondo le autorità statunitensi, le armi oggetto del traffico avrebbero potuto uccidere militari americani.
Come si legge sul quotidiano on line Mediafax, il 43enne Romagnoli è accusato di aver «cospirato, da maggio a ottobre 2014 – insieme agli altri due arrestatati, ndr – per la vendita di un arsenale di armi, tra cui mitragliatrici e cannoni antiaerei, per abbattere elicotteri e aerei americani». Per l’accusa Romagnoli sarebbe stato in grado di fornire una licenza che dovrebbe tracciare ufficialmente le operazioni per la compravendita di armamenti.
Nell’ambito dell’operazione sono state effettuate perquisizioni sia a Podgorica che a Bucarest.
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