Festa al Circo Massimo, l’occasione attesa da mesi da Grillo e i suoi elettori per mostrare la forza del movimento dopo l’insuccesso delle Europee.
Inno di Fedez, artisti capitanati da Bennato a dare la loro disponibilità, e attesa spasmodica per numeri che dovevano essere oceanici.
Non è stato così, non è così. Insuccesso? Probabilmente no se visto in un altro contesto, ma in questo non si può neppure dire che i numeri attesi siano stati lontanamente rispettati.
Primo grande errore quello di controbattere a foto che oggettivamente rappresentano un’arena non proprio pienissima attraverso numeri vaghi.
Il fatto che Grillo risponda che l’affluenza è calcolabile tra i 20 mila e i 40 mila partecipanti, già di per sè rappresenta l’incertezza dell’ex comico, che si affida ad un intervallo statistico talmente ampio da rendere di fatto il dato impossibile da giudicare.
Poi c’è il grande paradosso del famoso regime della stampa, quello delle censure, del Pd-l, delle verità nascoste ai lettori. Quando la verità la svela il blog di Grillo è un servizio per i cittadini, quando “Repubblica” o “Il Corriere della Sera” mostrano delle foto scattate al Circo Massimo, di botto si passa alle scuse, inquadrature distorte, foto scattate di giorno quando la gente lavora ( anche se c’è buio ).
Resta la Domenica.
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