M5s: De Franceschi espulso per aver comprato interviste. In corsa per sostituirlo Pattacini, colui che gliele vendette
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Hanno aspettato la conclusione di Italia 5 stelle per dare la comunicazione sul blog:
Andrea Defranceschi è stato condannato dalla Corte dei Conti per l'utilizzo dei fondi assegnati ai gruppi per l'acquisto di spazi di programmazione disponibili dalle emittenti televisive al risarcimento di 7600 euro (108 per il 2010, 3600 per il 2011 e quasi 4000 per il 2012) oltre alle spese di giudizio. In seguito a questa condanna Andrea Defranceschi non fa più parte del Movimento
L'ultimo passo di una vicenda che era iniziata con l'esclusione dell'attuale capogruppo in Consiglio regionale dalle liste M5s in vista delle prossime elezioni.
Curiosamente, in corsa per sostituirlo c'è Dalio Pattacini, uno dei tramiti tra gli allora gruppi consiliari emiliani e la società che gestiva la compravendita degli spazi, come scrisse il Resto Del Carlino:
Ai finanzieri Pattacini ha confermato quanto finora dichiarato in radio e sui giornali. "I gruppi consiliari, su mia indicazione, stipulavano i contratti con la concessionaria Media&Media93, poi ogni singolo gruppo decideva chi mandare in trasmissione. Si parlava di politica nazionale e locale, le domande le decidevo io e non mi erano imposte". Pattacini ha spiegato che c'era un tariffario pubblicato sul sito della concessionaria e di essere, in sostanza, un procacciatore d'affari per conto di 7Gold. "Contattavo i politici perché questo era il contratto con i miei datori di lavoro, più portavo clienti, più 'mangiavo', cioè avevo una percentuale", ha chiarito confermando già detto pubblicamente.
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