Il MoVimento 5 Stelle di Bari sfiducia il suo candidato sindaco
di Stefania Carboni - 14/04/2014 - Silurato poco prima delle elezioni
Sfiduciato dalla base, a poco più di un mese dalla tornata elettorale. Finisce così l’avventura di Vincenzo Madetti, candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Bari. A darne notizia sono gli attivisti stessi in rete: «A seguito riunione democraticamente indetta all’interno del Gruppo Attivisti del Movimento 5 Stelle Bari tenutasi in data 07-04-2014 si rende noto che il candidato sindaco Vincenzo Madetti è stato sfiduciato dai candidati certificati in lista. Le motivazioni della sfiducia consistono nell’aver violato il Regolamento del Gruppo del MoVimento 5 Stelle di Bari, l’Impegno Etico aggiuntivo firmato in occasione della presentazione della candidatura». E ora?
LE ACCUSE E IL CAOS – «Il nuovo candidato portavoce sindaco – spiega la nota del MoVimento barese – verrà comunicato secondo le indicazioni dello Staff. Si rammenta che qualsiasi utilizzo del logo è riservato alla sola lista certificata, pertanto si diffida chiunque non sia candidato a farne utilizzo». Non solo, allegato al comunicato viene diffuso un video che immortala gli attivisti e le accuse verso il candidato sindaco:
Si parla di una lista doppia. «Ci vediamo in tribunale fai l’uomo che non sei un bambino», urla l’attivista. «Uscirai da questa riunione o candidato sindaco o no. Se tu non esci da candidato sindaco vorrei sapere: perché sei stato sfiduciato?», spiega un attivista. «Abbiamo chiamato le persone fino all’una di notte per candidarsi. Dite le cose come stanno, non a porte chiuse», incalza un altro.
DOPPIE COMUNARIE – Le immagini riprendono un clima non proprio disteso tra i 5 Stelle a Bari. Una situazione che va avanti da oltre un anno con “faide” interne. Al candidato si contesta la violazione dell’articolo 7 ovvero le procedure di designazione dei candidati.
Comunicati differenti, fatti da differenti gruppi, mandati in pasto alla stampa locale. Una guerra tra vecchi e nuovi, tra chi monta gazebo e non. Un esempio concreto del caos è la nota che è arrivata alla Gazzetta del Mezzogiorno che parla di nuove comunarie oggi al’Hotel Rondò:
La composizione della nuova lista di candidati consiglieri e candidato sindaco «che tenga conto del principio essenziale della democrazia diretta» avverrà attraverso le elezioni «Comunarie», seppur con candidature ristrette ai soli cittadini «già in possesso, al momento della votazione, della certificazione relativa a carichi pendenti e casellario giudiziale nulli». Tali elezioni si terranno domani presso l’hotel Rondò in corso Alcide e Gasperi dalle 10 alle 23 (ognuno potrà esprimere tre voti di preferenza). Con questo sistema e per numero di preferenze verranno scelti il candidato sindaco, i 36 candidati alla carica di consigliere comunale, i candidati alla carica di presidente e consiglieri dei municipi.
Eppure, come precisa la nota del MoVimento 5 Stelle Bari: «Si comunica inoltre che non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione e autorizzazione ufficiale dallo Staff del MoVimento 5 Stelle riguardo l’organizzazione dell’evento “Comunarie”, diffuso sul web e su alcune testate giornalistiche online, previsto per lunedì 14 Aprile».
«LA MIA COLPA? APRIRE A TUTTI» – Mentre la linea 5 Stelle a Bari balla un po’, Madetti respinge le accuse. Lo fa con una nota diffusa sui social: «Con riferimento a quanto riportato dalla stampa sulle recenti polemiche all’interno del M5S Bari – spiega – preciso che la mia unica colpa – se cosi può definirsi – e’ stata quella di assicurare – come auspicato da Beppe Grillo – la massima partecipazione degli aderenti ed attivisti del Movimento alle liste dei candidati al Comune di Bari e ai Municipi». Le parole di Madetti proseguono: «Le regole e i principi democratici impongono che il Movimento non possa cedere agli egoismi personali e alle gelosie di pochi, tanto da arrivare ad imporre la presentazione di liste parziali ed incomplete. Anche in questo contesto si giustifica il mio sfogo personale, peraltro contenuto in un messaggio riservato reso in un momento di forte tensione e la cui pubblicazione non autorizzata costituisce la prova evidente del basso livello etico e morale di chi si è reso autore della relativa diffusione parimenti non autorizzata. Il Movimento 5 Stelle, in linea con i propri principi, deve essere aperto e democratico e garantire a tutti i cittadini che si riconoscono nei suoi valori il diritto a contribuire al cambiamento della Città di Bari. In questa prospettiva rimango a disposizione dei cittadini nel ruolo che mi sarà assegnato, per il bene del Movimento e della Comunità cittadina».
UNO SFOGO – Il post sfogo? Forse è sulla frase che gira in questi minuti in rete. Si ironizza anche sul senatore Ciampolillo che, pochi giorni fa con Madetti e Morra, ha tenuto una agorà a Bari:
Lo screenshot di un messaggio Fb del candidato sindaco ha fatto discutere molto. Secondo quanto riportato Madetti era prossimo alla rinuncia della candidatura: «Mi sono reso conto di esser stato nelle mani per 5 anni di un pazzo»
Ed ecco qui come spiega cosa l’ha spinto a scrivere quelle righe che, precisa, erano solo un “messaggio riservato”.
Sotto c’è chi interviene a favore di Madetti: «Bruttissima vicenda – commenta un utente- affondare la barca invece di riparare una falla». E ancora: «Caro Vincenzo ci conosciamo da quando il M5S non era ancora nato e ci chiamavamo semplicemente Amici di Beppe Grillo. Di tempo ne é passato e i soliti noti non hanno mai smesso di fare i propri interessi con la differenza che allora non si rischiava nulla, oggi invece c’é chi siede in parlamento. Comunque vadano le cose resterai sempre uno che dice le cose in faccia. Con stima».
— EDIT —
Le indicazioni dello Staff arrivano attraverso un PS sul blog nazionale:
PS: Il nuovo candidato sindaco di Bari per il MoVimento 5 Stelle è Sabino Mangano
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