ALLARME
Un quadro sconfortante. Le cifre dell'evasione fiscale in Italia non accennano a diminuire e collocano, tristemente, il nostro Paese ai primi posti per quanto riguarda i più vasti sistemi che eludono regolarmente il pagamento delle tasse.
Secondo un'indagine pubblicata daRepubblica, praticamente un euro su quattro non arriva a destinazione. E ogni anno sono tra i 100 e i 120 miliardi quelli che mancano all’appuntamento con l’Erario.
EQUIVALENTE ALL'8% DEL PIL. È stato stimato che l’evasione valga quasi l’8% del Prodotto interno lordo: per dirne una, i Paesi europei più efficienti dal punto di vista fiscale si fermano sotto il 3%. Diverse stime, poi, hanno certificato come, in Europa, peggio dell'Italia faccia soltanto la Grecia. Mancano, tuttavia, dati esatti, visto che nessun governo ha mai azzardato una stima pubblica delle risorse sottratte al fisco.
MANCATO GETTITO DI 80 MILIARDI. «Non esistono stime ufficiali», ha spiegato davanti ai membri della Commissione Finanze del Senato il generale della guardia di finanza Saverio Capolupo. L'unico dato certo è che l’Agenzia delle entrate ha stimato un «tax gap» (mancato gettito da evasione) intorno agli 80 miliardi, tenendo conto di Irpef, Ires, Irap e Iva. Ma non dell’evasione contributiva e di quella relativa alle imposte locali. Un’elaborazione sui dati diffusi da Banca d’Italia e dall’Istat ha permesso, comunque, di fissare tra i 100 e i 120 miliardi di euro il volume delle risorse sottratte grazie alle più svariate forme di evasione e elusione illegale.
IVA EVASA AL 28%. Alla commissione Finanze del Senato, Salvatore Chiri e Paolo Sestito della Banca d’Italia hanno sottolineato come il gettito evaso dell’Irap, l’imposta regionale sulle imprese, sia quasi un quinto di ciò che dovrebbe essere pagato. Per l’Iva, il prelievo sui consumi, l’Agenzia delle entrate ha stimato l’evasione al 28%. E dell’Irpef, l’imposta sui redditi personali che nel 2013 ha portato 157 miliardi all’Erario, è sparito circa il 14%. Considerato il gettito delle imposte in questione, significa che ogni anno mancano all’appello (almeno) 5 miliardi di Irap, quasi 40 miliardi di Iva e altri 20-25 di Irpef: quasi 70 miliardi su tre sole voci.
ENTRATE FISCALI PER 426 MILIARDI. Nel complesso, è dunque assai probabile che l’evasione sottragga almeno 100 miliardi l’anno. E dato che le entrate fiscali nel 2013 sono state di 426 miliardi, di fatto, ogni quattro euro regolarmente pagati in tasse dagli italiani uno è illegalmente sottratto.
REINTRODURRE IL FALSO IN BILANCIO. La guardia di finanza è tornata a chiedere la reintroduzione del reato di falso in bilancio: «Se le misure cautelari amministrative si sono rivelate finora poco efficaci, gli strumenti offerti dalla legislazione penale invece ci hanno permesso di arrivare a risultati importanti ». Le Fiamme gialle hanno chiesto poi al governo di scoraggiare ulteriormente l’uso del denaro contante, ben oltre il tetto a mille euro.
Secondo un'indagine pubblicata daRepubblica, praticamente un euro su quattro non arriva a destinazione. E ogni anno sono tra i 100 e i 120 miliardi quelli che mancano all’appuntamento con l’Erario.
EQUIVALENTE ALL'8% DEL PIL. È stato stimato che l’evasione valga quasi l’8% del Prodotto interno lordo: per dirne una, i Paesi europei più efficienti dal punto di vista fiscale si fermano sotto il 3%. Diverse stime, poi, hanno certificato come, in Europa, peggio dell'Italia faccia soltanto la Grecia. Mancano, tuttavia, dati esatti, visto che nessun governo ha mai azzardato una stima pubblica delle risorse sottratte al fisco.
MANCATO GETTITO DI 80 MILIARDI. «Non esistono stime ufficiali», ha spiegato davanti ai membri della Commissione Finanze del Senato il generale della guardia di finanza Saverio Capolupo. L'unico dato certo è che l’Agenzia delle entrate ha stimato un «tax gap» (mancato gettito da evasione) intorno agli 80 miliardi, tenendo conto di Irpef, Ires, Irap e Iva. Ma non dell’evasione contributiva e di quella relativa alle imposte locali. Un’elaborazione sui dati diffusi da Banca d’Italia e dall’Istat ha permesso, comunque, di fissare tra i 100 e i 120 miliardi di euro il volume delle risorse sottratte grazie alle più svariate forme di evasione e elusione illegale.
IVA EVASA AL 28%. Alla commissione Finanze del Senato, Salvatore Chiri e Paolo Sestito della Banca d’Italia hanno sottolineato come il gettito evaso dell’Irap, l’imposta regionale sulle imprese, sia quasi un quinto di ciò che dovrebbe essere pagato. Per l’Iva, il prelievo sui consumi, l’Agenzia delle entrate ha stimato l’evasione al 28%. E dell’Irpef, l’imposta sui redditi personali che nel 2013 ha portato 157 miliardi all’Erario, è sparito circa il 14%. Considerato il gettito delle imposte in questione, significa che ogni anno mancano all’appello (almeno) 5 miliardi di Irap, quasi 40 miliardi di Iva e altri 20-25 di Irpef: quasi 70 miliardi su tre sole voci.
ENTRATE FISCALI PER 426 MILIARDI. Nel complesso, è dunque assai probabile che l’evasione sottragga almeno 100 miliardi l’anno. E dato che le entrate fiscali nel 2013 sono state di 426 miliardi, di fatto, ogni quattro euro regolarmente pagati in tasse dagli italiani uno è illegalmente sottratto.
REINTRODURRE IL FALSO IN BILANCIO. La guardia di finanza è tornata a chiedere la reintroduzione del reato di falso in bilancio: «Se le misure cautelari amministrative si sono rivelate finora poco efficaci, gli strumenti offerti dalla legislazione penale invece ci hanno permesso di arrivare a risultati importanti ». Le Fiamme gialle hanno chiesto poi al governo di scoraggiare ulteriormente l’uso del denaro contante, ben oltre il tetto a mille euro.
Venerdì, 18 Aprile 2014
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