sabato 19 aprile 2014

Avanti a tutta. Mandiamo a casa la Lega Nord e il M5S. Stessa incapacità, stessa dittatura, stessa ignoranza.

Europee 2014: il Pd allunga su M5s e Forza Italia

Intenzioni di voto: i dem in testa. Dietro resta il Movimento 5 stelle.

SONDAGGIO IPSOS
Il Partito democratico si conferma il primo partito d'Italia. Seguito dal Movimento 5 stelle e da Forza Italia.
A rilevare lo status dei partiti in vista delle Europee 2014 è stato il sondaggio Ipsos pubblicato sabato 19 aprile da Il Corriere della Sera.
Nelle intenzioni di voto, il Pd è salito al 35% (il 2 aprile era al 33,3%, sempre secondo l'Ipsos), mentre il M5s ha conquistato lo 0,2% assestandosi al 21,4% (a inizio mese era al 21,2%). Cala ancora Forza Italia che resta sotto il 20% (19,6% contro il 21,1% del 2 aprile).
SALE NCD DI ALFANO. Dietro alle tre principali forze politiche del Paese, il sondaggio Ipsos ha assegnato il quarto posto al Nuovo centrodestra-Unione di Centro al 6,4% (era al 5,7%), seguito da Lega Nord al 4,9% (era al 5,3%), Fratelli d'Italia al 3,8% (era al 3,5%), Scelta europea al 3,5% (era al 3,8%) e Lista Tsipras al 2,9% (era al 3,1%).
IL CAV PAGA LE FUORIUSCITE. Nella sua analisi dei dati del sondaggio sulle colonne del quotidiano di via Solferino, il presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli ha spiegato che il calo del partito di Silvio Berlusconi (il Cav è riapparso in tivù con un'intervista al Tg5) si possa spiegare con il delicato momento che sta attraversando l'ex Cavaliere, non solo per la conclusa vicenda giudiziaria (l'ex premier deve scontare la pena prestando servizio in una comunità di anziani nell'hinterland Milanese), ma anche per i mal di pancia suscitati dalla composizione delle liste per il voto del 25 maggio. E dall'uscita di scena del portavoce storico Paolo Bonaiuti.
IL VUOTO DOPO SILVIO. Secondo il campione intervistato, inoltre, per il 62% (il 55% se si considerano solo gli elettori del partito di Berlusconi) Forza Italia non sembra in grado di trovare un nuovo leader di guidare il partito, mentre appena il 30% s'è detto certo che il movimento possa trovare un altro leader altrettanto carismatico.
Inoltre, il 60% (il 57% considerando solo gli elettori di Forza Italia) pensa che le fuoriuscite dal partito dell'ex Cavaliere siano motivate dal disagio: per il 28% si tratta di scelte di rinnovamento del partito.
Sabato, 19 Aprile 2014

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