#CelochiedeSilvio: la guerra su Twitter tra Pd e MoVimento 5 Stelle
di Stefania Carboni - 17/04/2014 - Con tanto di manifesti taroccati il leader genovese punta il dito contro Matteo Renzi. I democratici sfottono l'iniziativa e rilanciano altri hashtag in rete
È guerra a colpi di hashtag tra il Partito Democratico e il MoVimento 5 Stelle. A lanciare per primo l’offensiva è Beppe Grillo dal suo blog con un post supportato dal tweet #GlieloChiedeSilvio. «Al netto delle balle raccontate dal pubblicitario di regime Renzie – tuona il leader genovese – e amplificate dai servi presenti nelle televisioni e nei giornali di regime, cosa ha fatto l’Ebetino da quando è stato messo lì per volere di Napolitano, Berlusconi e De Benedetti? I manifesti per le europee spiegano tutto. Renzie sta portando avanti le riforme costituzionali con un pregiudicato perché “glielo chiede Silvio”, queste stesse riforme vanno nella direzione del piano di rinascita “glielo chiede Licio”, il capo della P2». La replica però deidemocratici non si fa attendere. Così, in rete, si rilancia l’hashtag #celoimponebeppe e #GlieloChiedeGrillo.
CE LO IMPONE BEPPE – «I parlamentari #M5S potrebbero invece scrivere sui loro manifesti: votiamo quasiasi cosa, anche se non condividiamo, perche’ #celoimponebeppe». Così il deputato Dario Ginefra (Pd) risponde su Twitter alla provocazione di Grillo in merito alla comunicazione elettorale per le europee del Pd. E nel mentre c’è chi è contro il post a 5 stelle:
CE LO CE LO… - L’hashtag rilanciato dal Movimento ha però un seguito maggiore. Anche se criticato:
«Nessuna proposta né programma né idea. Adesso utilizza la nostra campagna. Noi siamo generosi, regaliamo uno slogan al M5S #celochiedeBeppe», scrive su twitter Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd. Nel mirino, nei manifestati ritoccati, anche Carlo De Benedetti, Licio Gelli, Marcello Dell’Utri. «Renzie -argomenta il leader del Movimento 5 Stelle- sta portando avanti le riforme costituzionali con un pregiudicato perché ‘glielo chiede Silvio’, queste stesse riforme vanno nella direzione del piano di rinascita ‘glielo chiede Licio’, il capo della P2. Il Pd di Renzie ieri ha votato a favore dell’abbassamento delle pene per i politici collusi con la mafia. ‘Glielo chiede Marcello’, i lobbisti di Sorgenia stanno per ottenere con il beneplacito del governo Renzie un aiuto di Stato che, secondo le indiscrezioni, oscilla tra i 150 e i 600 milioni di euro. ‘Glielo chiede Carlo’. I veri attivisti del Pd -conclude Grillo- sono: Silvio, Marcello, Licio e Carlo». Come finirà?
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