Toti: «Basta con gli annunci, Renzi lavori»
Il consigliere politico di Forza Italia critica governo e jobs act.
SALONE DEL MOBILE
Dopo Matteo Renzi, a Milano è arrivato Giovanni Toti. «È ora di ridurre gli annunci e iniziare a lavorare su quelli già fatti per trasformarli in qualcosa di concreto», ha detto il consigliere politico di Forza Italia a margine della sua visita al Salone del Mobile in corso alla Fiera di Rho il 12 aprile, commentando i provvedimenti del governo Renzi. «Ci auguriamo», ha continuato, «anche se siamo all'opposizione che Renzi riesca a fare quello che dice perché il Paese ne ha bisogno. Noi faremo opposizione responsabile e sulle riforme siamo pronti a collaborare attivamente».
«CON RENZI LA PRODUTTIVITÀ È CALATA». La corsa alla premiership, davanti alla crisi, passa in secondo piano. «Mi sembra», ha aggiunto Toti, «che la produttività generale del Paese da quando c'è Renzi sia addirittura calata perché passiamo tutti ore a leggere gli annunci del premier mentre il parlamento non passa un minuto a lavorare sui provvedimenti che ancora non ci sono».
«Lo diciamo da anni che l'economia può ripartire dalle imprese, anche qui al Salone del mobile perché il design è uno dei nostri punti di forza», ha concluso l'ex direttore di Studio Aperto. «Ecco perché non condividiamo l'impostazione che Matteo Renzi ha dato ai provvedimenti di politica economica». Il forzista ha criticato il jobs act. «Se c'è necessità di ripartire defiscalizzando le nuove assunzioni, le start up d'impresa e abbattendo l'Irap e le procedure burocratiche che servono alle imprese per fare innovazione».
«CON RENZI LA PRODUTTIVITÀ È CALATA». La corsa alla premiership, davanti alla crisi, passa in secondo piano. «Mi sembra», ha aggiunto Toti, «che la produttività generale del Paese da quando c'è Renzi sia addirittura calata perché passiamo tutti ore a leggere gli annunci del premier mentre il parlamento non passa un minuto a lavorare sui provvedimenti che ancora non ci sono».
«Lo diciamo da anni che l'economia può ripartire dalle imprese, anche qui al Salone del mobile perché il design è uno dei nostri punti di forza», ha concluso l'ex direttore di Studio Aperto. «Ecco perché non condividiamo l'impostazione che Matteo Renzi ha dato ai provvedimenti di politica economica». Il forzista ha criticato il jobs act. «Se c'è necessità di ripartire defiscalizzando le nuove assunzioni, le start up d'impresa e abbattendo l'Irap e le procedure burocratiche che servono alle imprese per fare innovazione».
Sabato, 12 Aprile 2014
Nessun commento:
Posta un commento