"36 anni, di cui quasi 20 dedicati all'impegno politico. Lavoro presso l'Assessorato all'Industria di Regione Lombardia e sono giornalista pubblicista". Si presenta così ai cittadini Angela De Rosa consigliere comunale di Novate milanese, centro di appena 20mila abitanti nell'hinterland meneghino.
La trentaseienne è balzata agli onori delle cronache per aver dato vita al primo gruppo consiliare di Casa Pound in Italia. Con tanto di riconoscimento formale sul sito dell'amministrazione cittadina. Un monogruppo, come sempre più spesso se ne vedono nelle amministrazioni locali, che non è passato per un voto popolare. La De Rosa è stata infatti eletta nelle fila del Pdl (nella presentazione pubblica risulta ancora capogruppo), e solo nelle scorse settimane è arrivato il transito nel movimento di estrema destra.
Una vicenda che non è passata inosservata a Roma. Il deputato del Pd Emanuele Fiano sta infatti preparando un'interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Chiederò al ministro, considerando Casa Pound un movimento di dubbia legittimità, se la costituzione di gruppi consiliari che si ispirano al neofascismo è consentita", spiega Fiano all'Huffpost.
"Siccome il movimento diffonde ideali che si richiamano ad un periodo buio della nostra storia non credo che questo sia possibile - continua il deputato dem - ma mi si risponderà che in assenza di sentenze specifiche non si potrà procedere allo scioglimento". Per questo Fiano, insieme alla collega Chiara Scuvera, "appena archiviata la legge elettorale" presenterà un disegno di legge per "impedire la presentazione di movimenti neofascisti alle elezioni, come troppo spesso accade nei piccoli comuni e nelle amministrazioni comunali".
De Rosa (che su Facebook espone la foto del vicepresidente di Casa Pound Simone Di Stefano con in mano la bandiera sottratta alla sede romana dell'Ue) si difende: "Accuse false e ideologiche. Di Stefano, ha già pubblicamente chiarito che cose come razzismo e antisemitismo "ci fanno vomitare", testualmente. In un contesto di buona fede non ci sarebbe nemmeno bisogno di ribadirlo". A maggio ci saranno le elezioni. Decideranno i cittadini di Novate milanese se il gruppo di CasaPound potrà continuare ad esistere.
Blitz di Casa Pound alla sede della Commissione Ue
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