CONTESTAZIONE
Salvini: «Napolitano senza vergogna»
Padani contro il capo dello Stato. Il segretario: «Provi a girare senza scorta». In arrivo sanzioni.
Il discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'Europarlamento ha provocato gravi strascichi politici, soprattutto per la dura contestazione della Lega Nord in Aula.
«Napolitano senza vergogna, chi ancora difende questo euro che ha massacrato lavoro, stipendi e pensioni è in malafede. Il voto di maggio spazzerà via queste 'euro-follie'», ha dichiarato Matteo Salvini, segretario federale del Carroccio. Che, dopo la risposta del capo dello Stato, ha poi rincarato la dose su Facebook: «Napolitano dice che le proteste della Lega sono marginali e modeste? Al suo posto starei più attento. Se si fa un giro (senza scorta) fra giovani disoccupati, cassaintegrati, imprenditori e artigiani rovinati, a dire che l'euro non si tocca, altro che proteste marginali.... Lega, unica opposizione all'euro ammazza-lavoro».
«Napolitano senza vergogna, chi ancora difende questo euro che ha massacrato lavoro, stipendi e pensioni è in malafede. Il voto di maggio spazzerà via queste 'euro-follie'», ha dichiarato Matteo Salvini, segretario federale del Carroccio. Che, dopo la risposta del capo dello Stato, ha poi rincarato la dose su Facebook: «Napolitano dice che le proteste della Lega sono marginali e modeste? Al suo posto starei più attento. Se si fa un giro (senza scorta) fra giovani disoccupati, cassaintegrati, imprenditori e artigiani rovinati, a dire che l'euro non si tocca, altro che proteste marginali.... Lega, unica opposizione all'euro ammazza-lavoro».
BORGHEZIO: «NOI CONTRO L'UE». Con toni più lievi si è invece espresso l'eurodeputato padano Mario Borghezio: «Non è una protesta nei confronti del presidente, per il quale portiamo rispetto, ma è una protesta per la sua adesione un po' cieca a questa Europa e ai poteri delle banche che essa rappresenta».
Quindi ha aggiunto che «siamo contro questo euro che danneggia le piccole e medie imprese e sta portando alla rovina il nostro paese e soprattutto il nostro Nord».
«NON TRADISCA CATTANEO». Durante l'intervento del presidente Napolitano, Borghezio ha urlato: «Presidente, noi la rispettiamo, ma non deve difendere l'Europa delle banche. Non tradisca Cattaneo. Si ricordi la carta di Chivasso», facendo così riferimento al documento dei federalisti piemontesi e valdostani del 1943, considerato da Borghezio «la carta costituzionale del federalismo regionale».
IN ARRIVO SANZIONI. Ma i regolamenti dell'Aula di Strasburgo potrebbero punire la contestazione dei leghisti.
Per Matteo Salvini, Mario Borghezio e Mara Bizzotto, tra coloro che hanno interrotto con cartelli e urla il discorso del presidente della Repubblica, potrebbe scattare una sanzione secondo quanto previsto per il regolamento dell'Europarlamento.
I tre eurodeputati rischiano punizioni come l'ammonizione, la sospensione del mandato o dell'indennità di soggiorno.
SCALIA (PD): «LEGHISTI COME GRILLO». Subito sono arrivate le reazioni dall'Italia: «La Lega ha fatto l'ennesima figuraccia, questa volta in eurovisione. La contestazione al presidente Napolitano ha avuto la risposta che si meritava: l'indignazione dell'intero parlamento di Strasburgo». A dichiararlo è stato il senatore del Partito democratico Francesco Scalia.
«Il partito di Salvini segue le orme di Grillo», ha aggiunto l'esponente dem, «di fronte al grande consenso suscitato dall'intervento del capo dello Stato, la loro opposizione va archiviata come una triste nota di colore», ha concluso Scalia.
Martedì, 04 Febbraio 2014
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