mercoledì 6 marzo 2013

Ma quante balle che ha detto. E quanti fessi ci hanno creduto.

Sussidio, l'utopia del M5s Il reddito di cittadinanza voluto da Grillo costerebbe 300 miliardi. Una cifra impossibile da sostenere. (© Ansa) Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle. Mentre i politici e i media si concentrano su frasi ad effetto e ipotesi di alleanze post-elezioni, la composizione del nuovo governo deve anche basarsi su programmi concreti. La discussione ha finalmente preso il via con le otto proposte del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ma ci sono ancora tanti punti su cui è necessario un confronto, specialmente col Movimento 5 stelle. In particolare, nel programma di Beppe Grillo c'è un punto tanto controverso quanto di successo: l'istituzione di un reddito di cittadinanza, cioè un sussidio universale di base per tutti i cittadini. ESISTENZA DEGNA PER TUTTI. Esso si differenzia dal semplice reddito minimo garantito perché non viene erogato solo ai disoccupati e precari, ma a chiunque per consentire un'esistenza sociale degna alla collettività. La proposta di Grillo ha convinto molti elettori, soprattutto quelli in condizioni economiche più fragili, ma secondo i suoi detrattori è inapplicabile perché troppo costosa. I grillini ribattono invece che il reddito di cittadinanza rappresenti un 'paracadute' necessario in tempi di recessione e sia anche un segno di civiltà in una società troppo attenta al profitto e poco ai bisogni dell’individuo. COSTEREBBE 300 MILIARDI. La domanda è: quanto costa tutto ciò? Secondo uno studio de Lavoce.info a firma di Tito Boeri e Roberto Perotti, per garantire a circa 50 milioni di individui con più di 18 anni una somma di almeno 500 euro al mese, verrebbero spesi 300 miliardi di euro, quasi il 20% del Prodotto interno lordo (Pil). Una cifra impossibile, anche perché ci si chiede dove si possano trovare tali risorse. I tagli ai costi della politica, delle pensioni d'oro, delle missioni militari estere e le altre sforbiciate proposte da Grillo non basterebbero comunque a coprire una somma così alta. E c'è anche da tenere conto di accordi internazionali come quello per l'acquisto degli F-35. IL REDDITO MINIMO GARANTITO È PIÙ ABBORDABILE. Allora sembra più facile pensare che l'idea del M5s sia quella di avvicinarsi in realtà al modello del reddito minimo garantito, uno strumento selettivo con un costo più contenuto: grazie a un finanziamento sia a livello nazionale che locale, un reddito minimo garantito da 500 euro per sostenere chi ha difficoltà lavorative (non tutti i cittadini) potrebbe costare tra 8 e 10 miliardi di euro. Una cifra comunque alta ma più abbordabile rispetto ai 300 miliardi del reddito di cittadinanza. PROPOSTA NOBILE MA INSOSTENIBILE. Negli Stati membri dell'Unione europea, esistono varie forme di sostegno alle persone, più simili al reddito minimo garantito che a quello di cittadinanza. Resta dunque da capire, nel caso in cui dovesse arrivare a guidare il Paese, come il Movimento 5 stelle riuscirà ad applicare la sua proposta, nobile nelle intenzioni ma insostenibile nella pratica. Mercoledì, 06 Marzo 2013

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