Renzi e Camusso, nuova polemica. Il premier agli artigiani: "Siete eroi". Cgil attacca: "Dillo ai lavoratori"
Botta e risposta fra il premier, che interviene all'assemblea della Cna, e il leader sindacale, che ribadisce: "Non abbassare l'Irap alle aziende che licenziano e delocalizzano"
MILANO - "Ciascuno di voi è un imprenditore, un artigiano, un lavoratore". Ha esordito così Matteo Renzi all'assemblea della Cna, la confederazione dell'artigianato e della piccola e media impresa. E ha elogiato coloro che, lavorando sodo ogni giorno, diventano eroi della quotidianità: "Sapete perfettamente che partire la mattina con il grido 'tanto non ce la faremo mai', non è soltanto frustrante, ma rende impossibile l'impresa. Chi la mattina si alza e prova a fare il suo mestiere, e lo fa mettendosi in gioco tutto, è un eroe dei tempi nostri, è un eroe della quotidianità. Ed è a queste persone che io rivolgo il mio saluto e anche il mio appello: dateci una mano a cambiare l'Italia".
Durante l'incontro - che quest'anno si tiene in un luogo simbolico, uno stabilimento metalmeccanico della Ptl ricostruito dopo il terremoto del maggio 2012 a Mirandola - il presidente del Consiglio ha affrontato anche la riduzione delle tasse avviata dal governo: "Per la prima volta lo Stato che dimagrisce anziché ingrassare. La riduzione delle tasse come un inizio di un processo rivoluzionario, questo è il nostro obiettivo. Tagliamo le tasse di 18 miliardi". Renzi ricorda che l'operazione non riguarda "soltanto gli 80 euro per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati", ma c'è "anche un abbassamento dell'Irap, una semplificazione delle procedure, la possibilità per chi dal primo gennaio creerà posti di lavoro a tempo indeterminato per i primi tre anni di non pagare i contributi".
Ancora una volta, però, gli argomenti di Renzi non hanno convinto la leader della Cgil Susanna Camusso, che ha commentato in maniera critica a stretto giro: "Il futuro di un Paese non può essere fatto da eroi, ma da persone normali. Quando si indicano degli eroi, bisogna indicare persone che fanno cose straordinarie. Il premier dovrebbe ricordarsi che se gli imprenditori hanno attraversato questa crisi è perchè c'erano i lavoratori con i loro sacrifici". E ha ripetuto la necessità di "non abbassate l'Irap alle imprese che licenziano, che delocalizzano, che non rispettano le regole. Ma a quelle virtuose".
Così come non hanno rassicurato del tutto la Cna. Per il presidente Daniele Vaccarino "la pressione fiscale sulle imprese ha, ormai, raggiunto livelli incompatibili con lo sviluppo del paese", peggio le Pmi "sentono da sempre la grande diffidenza che il fisco riserva loro". Diffidenza manifestata, "anche da ultimo, nei provvedimenti del Governo. Penso all'esclusione dei lavoratori autonomi, dei nostri pensionati, dal beneficio della misura degli 80 euro".
Renzi ha poi riservato una stoccata ai sindacati: "L'Italia oggi è divisa tra chi pensa che di fronte ad un problema si debba urlare più forte e alimentare il problema per creare ancora più tensioni e chi invece, rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada questo paese lo rimette in gioco". E di fronte alla sede che ospita l'evento hanno protestato un centinaio di attivisti dei sindacati contro la disdetta del contratto nazionale e integrativo da parte di Cna.
Durante l'incontro - che quest'anno si tiene in un luogo simbolico, uno stabilimento metalmeccanico della Ptl ricostruito dopo il terremoto del maggio 2012 a Mirandola - il presidente del Consiglio ha affrontato anche la riduzione delle tasse avviata dal governo: "Per la prima volta lo Stato che dimagrisce anziché ingrassare. La riduzione delle tasse come un inizio di un processo rivoluzionario, questo è il nostro obiettivo. Tagliamo le tasse di 18 miliardi". Renzi ricorda che l'operazione non riguarda "soltanto gli 80 euro per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati", ma c'è "anche un abbassamento dell'Irap, una semplificazione delle procedure, la possibilità per chi dal primo gennaio creerà posti di lavoro a tempo indeterminato per i primi tre anni di non pagare i contributi".
Ancora una volta, però, gli argomenti di Renzi non hanno convinto la leader della Cgil Susanna Camusso, che ha commentato in maniera critica a stretto giro: "Il futuro di un Paese non può essere fatto da eroi, ma da persone normali. Quando si indicano degli eroi, bisogna indicare persone che fanno cose straordinarie. Il premier dovrebbe ricordarsi che se gli imprenditori hanno attraversato questa crisi è perchè c'erano i lavoratori con i loro sacrifici". E ha ripetuto la necessità di "non abbassate l'Irap alle imprese che licenziano, che delocalizzano, che non rispettano le regole. Ma a quelle virtuose".
Così come non hanno rassicurato del tutto la Cna. Per il presidente Daniele Vaccarino "la pressione fiscale sulle imprese ha, ormai, raggiunto livelli incompatibili con lo sviluppo del paese", peggio le Pmi "sentono da sempre la grande diffidenza che il fisco riserva loro". Diffidenza manifestata, "anche da ultimo, nei provvedimenti del Governo. Penso all'esclusione dei lavoratori autonomi, dei nostri pensionati, dal beneficio della misura degli 80 euro".
Renzi ha poi riservato una stoccata ai sindacati: "L'Italia oggi è divisa tra chi pensa che di fronte ad un problema si debba urlare più forte e alimentare il problema per creare ancora più tensioni e chi invece, rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada questo paese lo rimette in gioco". E di fronte alla sede che ospita l'evento hanno protestato un centinaio di attivisti dei sindacati contro la disdetta del contratto nazionale e integrativo da parte di Cna.
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