Movimento 5 Stelle, si salvi chi può
Espulsi i deputati Pinna e Artini accusati di tenersi lo stipendio. Ma le purghe di Grillo e Casaleggio non convincono più
dalla Redazione
Caccia alle streghe nel Movimento 5 Stelle. Il flop alle ultime regionali è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un’organizzazione che sta mettendo in luce tante, troppe pecche. E gli ultimi due deputati finiti alla berlina sono Massimo Artini e Paola Pinna. La votazione sul blog di Beppe Grillo ha decretato la loro espulsione con il quasi 70% dei voti. La maggioranza degli iscritti Cinque Stelle hanno votato a favore dell’espulsione motivata dalla “violazione del codice di comportamento sulla restituzione di parte dello stipendio”. Un’accusa dalla quale la Pinna si era difesa. “E’ tutto falso. Il sondaggio sull’espulsione è una violazione delle regole perché non passa dall’assemblea, perché si danno informazioni false e perché c’è solo una versione. Non è vero che mi son tenuta i soldi ma ho versato la parte prevista a Fondo di garanzia per le Pmi e Caritas”. Artini, invece, scrive: “Le dichiarazioni sulla mia rendicontazione sono false e del tutto tendenziose”.
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