martedì 25 novembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Caos a 5 stelle, ribelli sfidano Grillo dopo il flop alle regionali

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<p> (Foto Adnkronos/Cristiano Camera)</p>
(Foto Adnkronos/Cristiano Camera)
Scatta la resa dei conti nel Movimento 5 stelle, all'indomani del flop alle regionali in Emilia Romagna e Calabria. E questa volta non basta un post di Beppe Grillo a mettere a tacere la rivolta interna. Questa volta, a finire nel mirino del leader è Walter Rizzetto, voce critica del Movimento, 'reo' di aver preso parte a un talk show in tv. A stretto giro dalla sua comparsata in video, arriva via blog la scomunica del leader, che interviene in un post in cui sembra mettere i puntini sulle i già dal titolo: 'Il M5S non ritorna nei talk show'.
"La partecipazione di Rizzetto - puntualizza Grillo - è stata a titolo del tutto personale, Rizzetto non rappresenta la posizione del M5S, nè qualcuno gli ha dato questa responsabilità. Libero di dire la sua opinione e di partecipare ai talk, ma non a nome del M5S". Parole che ben presto fanno saltare i nervi all'interno del movimento. I ribelli non ci stanno e coniano un hashtag ad hoc in difesa del collega: #SiamoTuttiRizzetto. Mentre la risposta piccata del deputato friulano non si lascia attendere.
"Se ritieni che 'Rizzetto parla a nome suo e non rappresenta il MoVimento' - scrive il parlamentare - è altrettanto evidente che io e te abbiamo un problema (#huston ndr). Il dato elettorale dovrebbe far riflettere te, in primis. #iononmollo e tu?", chiede. Rizzetto riserva parole di fuoco anche allo staff: "A 39 anni, in gran parte lavorati e grazie a Dio lavorati bene - chiosa - non chiedo il permesso ai tuoi cortigiani per parlare del lavoro che stiamo facendo e comunicarlo a più gente possibile". A rincarare la dose ci pensa la senatrice Serenella Fucksia, che su Fb ne ha per tutti e suggerisce di spedire alcuni membri dello staff della comunicazione su un'isola.

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