M5s, i militanti dicono sì: nasce il direttorio a Cinque stelle
Grillo aveva detto "sono stanchino" e proposto la creazione di una "struttura di rappresentanza più ampia". I nomi dei consiglieri: Di Battista, Di Maio, Fico, Ruocco e Sibilia. Via libera dal 91,7% degli iscritti. E c'è chi minaccia dimissioni
ROMA - Il crollo elettorale in Emilia, le espulsioni a pioggia, le critiche dei parlamentari e della base, i militanti arrivati fin sotto casa sua. Il MoVimento a rischio implosione. E alla fine Grillo apre. Si dichiara "stanchino" e propone cinque garanti per i Cinque Stelle. Chiede: "Sei d'accordo con la decisione di formare una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale?". Il leader dei Cinque Stelle dal suo blog dà il via libera a un referendum per la creazione di un vero e proprio direttorio. Una lista bloccata: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia.
Passate le 19, arriva il responso via web. I militanti del M5s dicono sì alla proposta del leader. Hanno partecipato alla votazione di oggi 37.127 iscritti certificati. Ha votato sì il 91,7%, pari a 34.050 Voti. Di contro, ha votato no l'8,3%, pari a 3.077 voti. Su Twitter, il "grazie" del fondatore e 'garante'.
"Queste persone si incontreranno regolarmente con me per esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l'aiuto di tutti, il futuro del MoVimento 5 Stelle", aveva scritto Grillo prima del 'verdetto' on line.
"Quando abbiamo intrapreso l'appassionante percorso del MoVimento 5 Stelle, ho assunto il ruolo di garante per assicurare il rispetto dei valori fondanti di questa comunità", aveva premesso Grillo. E se l'obiettivo è migliorare il Paese, "dobbiamo ripartire con più energia ed entusiasmo. Il M5s ha bisogno di una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale. Questo è un dato di fatto. Io, il camper e il blog non bastiamo più. Sono un po' stanchino, come direbbe Forrest Gump. Quindi pur rimanendo nel ruolo di garante del M5s ho deciso di proporre cinque persone, tra le molte valide, che grazie alle loro diverse storie e competenze opereranno come riferimento più ampio del M5S in particolare sul territorio e in Parlamento".
Grillo aveva detto ancora: "Oggi le propongo in questo ruolo per un voto agli iscritti, in ordine alfabetico: Alessandro Di Battista; Luigi Di Maio; Roberto Fico; Carla Ruocco; Carlo Sibilia". Poi il metodo: Incontri regolari con il leader per "esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l'aiuto di tutti, il futuro del MoVimento 5 Stelle".
Le reazioni. Tante quelle sul blog. Tra chi finalmente tira un sospiro di sollievo e chi prevede che quella del direttorio sia "la mossa conclusiva del MoVimento". E nel dibattito intervengono anche i parlamentari. Molto critico Samuele Segoni: Il re sceglie i cortigiani. Il Popolo acclama". Oppasta la valutazione di Danilo Toninelli: "Buon lavoro ai cinque magnifici ragazzi. Abbiamo potenzialità che i partiti si sognano. Siamo capaci ed onesti e presto lo sapranno anche coloro che non sono andati a votare". E Riccardo Fraccaro: "Da Beppe un gesto straordinario". Ma le polemiche sul voto online non si fermano.
La denuncia di #occupypalco sul sondaggio per le espulsioni. Giallo sull'orario del sondaggio web di ieri che ha portato all'espulsione di Paola Pinna e Massimo Artini. In un post su Facebook dal titolo "Il cerchio è davvero magico", Occupypalco - gruppo di dissidenti grillini - denuncia che alle 17.21, lo staff già sapeva quale sarebbe stato il risultato comunicato dopo le 19. A dimostrazione di quanto affermato pubblicano una immagine del blog di Grillo con i risultati del referendum e dove si vede bene l'orario, le 17.21, appunto.
Il voto dei gruppi parlamentari. E la parola definitiva sulle espulsioni di Massimo Artini e Paola Pinna arriverà soltanto mercoledì prossimo dall'assemblea congiunta dei 5 stelle. Secondo quanto si apprende, si terrà infatti il 3 dicembre la riunione di deputati e senatori che dovrà esprimersi con un voto per ratificare o meno l'esito della consultazione online di ieri.
Minacce di dimissioni. Il primo a minacciare le dimissioni in caso di vittoria del "sì" all'istituzione del direttorio è Daniele Pesco, deputato. Poi Dino Alberti: "Ho votato no e spero che tutti gli iscritti al portale votino no. Ma non solo, chiedo a Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Carla Ruocco e Carlo Sibilia di prendere una posizione contro questo comunicato. Se vince il sì io presento le dimissioni".
Passate le 19, arriva il responso via web. I militanti del M5s dicono sì alla proposta del leader. Hanno partecipato alla votazione di oggi 37.127 iscritti certificati. Ha votato sì il 91,7%, pari a 34.050 Voti. Di contro, ha votato no l'8,3%, pari a 3.077 voti. Su Twitter, il "grazie" del fondatore e 'garante'.
"Queste persone si incontreranno regolarmente con me per esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l'aiuto di tutti, il futuro del MoVimento 5 Stelle", aveva scritto Grillo prima del 'verdetto' on line.
"Quando abbiamo intrapreso l'appassionante percorso del MoVimento 5 Stelle, ho assunto il ruolo di garante per assicurare il rispetto dei valori fondanti di questa comunità", aveva premesso Grillo. E se l'obiettivo è migliorare il Paese, "dobbiamo ripartire con più energia ed entusiasmo. Il M5s ha bisogno di una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale. Questo è un dato di fatto. Io, il camper e il blog non bastiamo più. Sono un po' stanchino, come direbbe Forrest Gump. Quindi pur rimanendo nel ruolo di garante del M5s ho deciso di proporre cinque persone, tra le molte valide, che grazie alle loro diverse storie e competenze opereranno come riferimento più ampio del M5S in particolare sul territorio e in Parlamento".
Grillo aveva detto ancora: "Oggi le propongo in questo ruolo per un voto agli iscritti, in ordine alfabetico: Alessandro Di Battista; Luigi Di Maio; Roberto Fico; Carla Ruocco; Carlo Sibilia". Poi il metodo: Incontri regolari con il leader per "esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l'aiuto di tutti, il futuro del MoVimento 5 Stelle".
Le reazioni. Tante quelle sul blog. Tra chi finalmente tira un sospiro di sollievo e chi prevede che quella del direttorio sia "la mossa conclusiva del MoVimento". E nel dibattito intervengono anche i parlamentari. Molto critico Samuele Segoni: Il re sceglie i cortigiani. Il Popolo acclama". Oppasta la valutazione di Danilo Toninelli: "Buon lavoro ai cinque magnifici ragazzi. Abbiamo potenzialità che i partiti si sognano. Siamo capaci ed onesti e presto lo sapranno anche coloro che non sono andati a votare". E Riccardo Fraccaro: "Da Beppe un gesto straordinario". Ma le polemiche sul voto online non si fermano.
La denuncia di #occupypalco sul sondaggio per le espulsioni. Giallo sull'orario del sondaggio web di ieri che ha portato all'espulsione di Paola Pinna e Massimo Artini. In un post su Facebook dal titolo "Il cerchio è davvero magico", Occupypalco - gruppo di dissidenti grillini - denuncia che alle 17.21, lo staff già sapeva quale sarebbe stato il risultato comunicato dopo le 19. A dimostrazione di quanto affermato pubblicano una immagine del blog di Grillo con i risultati del referendum e dove si vede bene l'orario, le 17.21, appunto.
Il voto dei gruppi parlamentari. E la parola definitiva sulle espulsioni di Massimo Artini e Paola Pinna arriverà soltanto mercoledì prossimo dall'assemblea congiunta dei 5 stelle. Secondo quanto si apprende, si terrà infatti il 3 dicembre la riunione di deputati e senatori che dovrà esprimersi con un voto per ratificare o meno l'esito della consultazione online di ieri.
Minacce di dimissioni. Il primo a minacciare le dimissioni in caso di vittoria del "sì" all'istituzione del direttorio è Daniele Pesco, deputato. Poi Dino Alberti: "Ho votato no e spero che tutti gli iscritti al portale votino no. Ma non solo, chiedo a Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Carla Ruocco e Carlo Sibilia di prendere una posizione contro questo comunicato. Se vince il sì io presento le dimissioni".
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