Jobs Act, Giachetti espelle dall’Aula i deputati M5S Dell’Orco e Della Valle
Stavano riprendendo i lavori con i telefonini, violando il regolamento e impedendo l'intervento del relatore Damiano (Pd). La replica dei 5 Stelle: «Allontanati mentre si votava proposta del Pd di filmare i lavoratori in azienda»
Polemiche, tensioni ed espulsioni a Montecitorio durante la discussione e l’esame del Jobs Act. Cesare Damiano, relatore del ddl delega lavoro, è stato contestato dal Movimento 5 Stelle, mentre due deputati pentastellati, Michele Dell’Orco e Ivan Della Valle, sono stati allontanati dall’Aula dal presidente di turno, Roberto Giachetti. Il motivo? I due esponenti a 5 Stelle stavano realizzando alcune riprese con i telefonini, violando il regolamento interno dell’assemblea e impedendo allo stesso Damiano di intervenire.
Videocredit: Giuseppe Brescia/deputato M5S/Facebook
JOBS ACT, DELL’ORCO E DELLA VALLE (M5S) ESPULSI DALL’AULA - «Non si può fare così, le regole valgono per tutti. Difendo le regole per voi come per Damiano. Abbassate i toni, nessuno vi ha interrotto. Non è accettabile che chi urla e strilla prevalga su chi sta democraticamente parlando», ha rivendicato Giachetti. Davanti all’ostinazione dei “grillini” e dopo aver chiesto diverse volte ai deputati di interrompere le riprese con i telefoni, Giachetti ha deciso di espellere i due deputati. Per poi difendere la scelta: «Sto cercando di evitare che quest’aula si trasformi in un asilo infantile e non devo salvare la faccia a nessuno».
JOBS ACT, LE PROTESTE DEI 5 STELLE – Dopo l’espulsione dei due pentastellati, è stato il capogruppo M5S Danilo Toninelli a precisare i motivi della contestazione, protestando a sua volta contro la decisione di Giachetti: «Espulsi due portavoce M5S perché filmavano in aula, mentre si votava la proposta del Pd di filmare i lavoratori in azienda. Offendono la democrazia». All’Ansa, invece, è stato uno dei due espulsi, Ivan della Valle, a protestare, spiegando di essere stato oggetto di “discriminazione”: «Sono stati usati due pesi e due misure», ha concluso.
Michele Dell’Orco ha invece protesta sul suo profilo Facebook: «Nel Jobs Act pretendono la video-sorveglianza 24 ore per i lavoratori, ma poi non vogliono essere ripresi in aula e in commissione. Abbiamo palesato un paradosso. La sinistra è morta»
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