sabato 29 novembre 2014

Questa è la vera democrazia.

Ms5, altre espulsioni all'orizzonte

Caos epurati. Vertice sulle rendicontazioni il 3 dicembre. Nuovi casi nel mirino.Share on emailMore Sharing Services

Non si attenuano le tensioni all'interno del M5s dopo il caos per le espulsioni dei deputati Paola Pinna e Massimo Artini. Anzi, al lista degli epurati potrebbe presto allungarsi per raggiungere la clamorosa cifra di 30: sulla lista nera messa giù a Milano dalla Casaleggio associati, su indicazione dell'ala più oltranzista dei parlamentari pentastellati, ci sarebbero 16 tra deputati e senatori che non sono in regola con le rendicontazioni ai quali andrebbe ad aggiungersi un gruppo di onorevoli che in questi giorni ha protestato vivamente contro le espulsioni e contro la nascita del direttorio a cinque proposto da Grillo e che ha ottenuto il via libera online della base.
UNA VENTINA LE POTENZIALI NUOVE ESPULSIONI. A questi 16, che comunque avrebbero tempo fino a mercoledì per mettersi in regola, si devono aggiungere infatti altri 6 casi di cui però 3 - assicurano in tanti - saranno 'salvati' perchè integralisti doc: si tratta di Danila Nesci e Riccardo Nuti, entrambi accusati di aver fatto endorsement durante la votazione per le Europee; e del senatore Nicola Morra per questioni legate alla Calabria. E poi altri 3 casi, che invece rischiano concretamente di esser fatti fuori: i deputati Sebastiano Barbanti e Eleonora Bechis e il senatore Francesco Molinari, tutti per problemi legati ai rispettivi territori. Considerando che Barbanti e Bechis compaiono anche tra i 16 che non hanno pubblicato le loro spese, il totale dei potenziali espulsi sarebbe realisticamente di 17.
ASSEMBLEA ESPLOSIVA IL 3 DICEMBRE. Proprio le rendicontazioni dovrebbero essere il pretesto per dare il via a questa operazione di «pulizia»: mercoledì 3 dicembre la questione delle spese non rendicontate sulla piattaforma Tirendiconto.it saranno al centro di un'assemblea congiunta di deputati e senatori che si preannuncia esplosiva.
La stessa assemblea precede di pochi giorni l'evento organizzato per domenica 7 dicembre dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti che di fatto dovrebbe sancire la nascita di una corrente dei dissidenti 5 stelle. Nessuna certezza che le espulsioni avvengano a breve ma il dado - viene spiegato - ormai è stato tratto e «non si torna più indietro».
IL TESORIERE VACCIANO PRONTO A UN PASSO INDIETRO. Al Senato poi i grillini registrano il rischio dimissioni del tesoriere del gruppo, Giuseppe Vacciano, che avrebbe scritto ai colleghi dicendosi pronto al passo indietro.

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