lunedì 24 novembre 2014

Andiamo avanti senza esitare un solo attimo davanti ai sindacati che non rappresentano più i lavoratori.

Regionali Emilia Romagna e Calabria, Matteo Renzi: "Se qualcuno si tira indietro sulle riforme, noi andiamo avanti" (FOTO)

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Matteo Renzi, all'indomani della vittoria alle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria - nonostante la bassissima affluenza - manda un messaggio chiaro sia ai microfoni del Gr1 sia prima di incontrare il cancelliere austriaco a Vienna. Ovvero che lui tira avanti per fare le riforme e per far cambiare verso al Paese. "Chi si impegna nelle riforme in modo coerente vince - afferma Renzi -, mentre per chi tentenna e tituba come Forza Italia e anche M5S non è un grande risultato. Non sono preoccupato che qualcuno si tiri indietro: anche se lo fanno noi andremo avanti comunque". 
A proposito del partito di Berlusconi, il premier aggiunge: "Se fossi in Forza Italia considererei che il percorso delle riforme paga anche in termini elettorali e dà anche segnali di fiducia al Paese. Ma io non sono preoccupato perché noi andiamo avanti comunque per cambiare l'Italia". Renzi spiega: "Avevamo detto che non era un referendum sul governo, ora che il risultato è netto lo diciamo a maggior ragione. L'agenda del governo non muta ma stiamo consapevoli che se usciamo tutti insieme dalla cultura del piagnisteo l'Italia ha un ruolo". 
Riguardo alla bassa affluenza alle urne, il primo ministro commenta: "Il dato dell'astensione è molto alto e deve far riflettere tutti i partiti. Ma i risultati vanno molto bene al Pd, ci siamo ripresi quattro regioni del centrodestra. Il risultato è netto e auguro buon lavoro a Bonaccini e Oliverio". Renzi continua: "La non grande affluenza è un elemento che deve preoccupare ma che è secondario. Checché se ne dica oggi non tutti hanno perso: chi ha contestato le riforme può valutare il suo risultato. Il mio interesse non è mettere le bandierine ma affrontare i problemi degli italiani".
Sul buon risultato della Lega Nord in Emilia Romagna, Renzi è ironico: "Se loro stanno arrivando - afferma -, noi aspetteremo. Mentre il centrodestra discute della propria situazione noi cambiamo l'Italia. Dopo 20 anni di fallimenti, anche della Lega, Noi lavoriamo per il Paese e alle elezioni si vedrà chi è più forte".

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