Serenella Fucksia contro Rocco Casalino e lo staff comunicazione M5s: "Meglio se vanno all'Isola dei famosi"
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Parole di fuoco dentro M5S dopo la sconfitta alle Regionali. A metterle nero su bianco è la senatrice Serenella Fucksia che, su Facebook, ha attaccato senza mezze misure tutto lo staff Comunicazione, con tanto di foto 'segnaletiche', ma anche quei "cerchi magici stellari, quelli autorevolissimi che contano e fanno tendenza" che percepirono le elezioni europee scorse come una sconfitta, ma oggi a commento dei ben peggiori risultati ottenuti a livello regionale, 'fanno negazionismo' e soprattutto meraviglia il diverso atteggiamento nei confronti della comunicazione".
"Il M5S, dall'archetipo dell'uno vale uno... al 'divismo apolitico sbracciante' - attacca la Fucksia - alla nuova comunicazione che sotto il vestito ha poco e 'gnente'". La senatrice M5S va giù dura contro Ilaria Loquenzi, ufficio stampa M5S Camera, "con una carriera lampo degna di Speedy Gonzales" e contro Rocco Casalino che è il responsabile della comunicazione: "Dott. Ing. Capo della Comunicazione M5S Rocco Casalino, come si firma lui stesso, famoso al grande pubblico come ex partecipante al Grande Fratello, ingegnere per caso e Capo Comunicazione del M5S, per una "botta de lato B".
E quindi, chiosa: "Io sono contro le espulsioni a priori, per cui non sarò mai io a voler spedire Rocco & Co su qualche isola, dove sono sicura avrebbero tutti una cornice più adeguata, oltretutto Rocco dice sempre di essere poliglotta... perchè non metterlo alla prova?, ma almeno un affiancamento nuovo, un reset lo vogliamo fare prima che sia troppo tardi?".
Grillo scomunica il deputato Rizzetto. "Il M5s non ritorna nei talk show". Così Beppe Grillo sul suo blog dove 'scomunica' quindi il deputato Walter Rizzetto, 'reo' di aver partecipato ad 'Omnibus' in uno spazio intitolato "Il M5S ritorna in tv". La sua partecipazione "di oggi è quindi stata a titolo del tutto personale, Rizzetto non rappresenta la posizione del M5S, nè qualcuno gli ha dato questa responsabilità. Libero di dire la sua opinione e di partecipare ai talk, ma non a nome del M5S".
I talk show "stanno morendo di asfissia di ascolti" sostiene Grillo secondo il quale tale processo accompagna "in modo naturale e parallelo, il percorso della disaffezione al voto alla politica". Il M5S, sottolinea nel post pubblicato sul suo blog, "ha partecipato in passato a trasmissioni televisive nelle quali poteva esprimere la propria opinione su temi specifici e lo farà in futuro soprattutto a livello di emittenti locali dove si trattano aspetti vicini ai cittadini come quello dell'ambiente o a confronti elettorali come è avvenuto con Giulia Gibertoni su Sky".
Di Maio: "Capisco chi non vota, da noi errori di comunicazione". "I cittadini non percepiscono più l'utilità delle democrazia. Io li capisco". Così il deputato M5S e vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha commentato a Radio Città Futura il voto di domenica in Emilia Romagna e Calabria ed il forte astensionismo che l'ha caratterizzato. "Un anno e mezzo fa - ha detto Di Maio - gli elettori Pd hanno votato per Bersani e si sono ritrovati Letta alleato di Berlusconi e poi Renzi che va al Nazareno con Berlusconi. Ma che serietà è questa?".
Per Di Maio un altro esempio di poca serietà della politica è rappresentato da Alan Fabbri, il candidato della Lega a governatore in Emilia-Romagna: "Stamattina si è andato a dimettere, tornerà a fare il sindaco, che serietà è? La nostra vera sfida è far capire con esempi e fatti concreti che la democrazia serve ancora a qualcosa. L'unico modo è fare fatti concreti e noi siamo quelli che con 10 milioni di euro fanno partire 100 imprese per ragazzi disoccupati in Italia, ciò vale più di qualunque percentuale".
Di Maio ha comunque ammesso qualche errore da parte del suo Movimento: "Impegniamo pochissimo in strategie di comunicazione. Forse dobbiamo comunicare meglio ciò che facciamo, ma io credo che sia il meccanismo comunicativo che deve cambiare. C'è gente affetta da 'chiacchierite' che sta ogni giorno in tv: i cittadini non ne possono più".
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