giovedì 20 febbraio 2014

Una vera vergogna. Ma vi immaginate se nel PD chi dissente fosse trattato così? A Civati dico....... ma che continui a parlare con questa gentaglia nazional fascista. Una cosa mai vista neanche nel partito padronale di Berlusconi.

MALUMORI INTERNI

Dissidenti M5s, il blog di Grillo: «Fuoco amico»

Il blog di Grillo contro i 'ribelli'. Valanga di insulti nei commenti. Battista: «Chiedo un confronto».

Non si placano le polemiche all'interno del Movimento 5 stelle, dopo che quattro senatori, il 19 febbraio, hanno pubblicamente detto di non condividere i toni e i modi utilizzati da Beppe Grillo nel suo faccia a faccia con Renzi (guarda il video), durante le consultazioni a Montecitorio.
I quattro sono stati oggetto di un duro post pubblicato, a firma Antonio Noziglia, il 20 febbraio sul blog di Grillo, che li ha definiti «fuoco amico».
IL BLOG: «TAGLI MIRATI NEI VIDEO». Il post non è andato tanto per il sottile: «Chi sono questi quattro senatori? Quanto consenso hanno portato al M5s tutti insieme? Le televisioni di Stato», è scritto, «riportano lo streaming con tagli mirati a oscurare la pietosa difficoltà in cui si è trovato il citato Renzi per tutta la durata del confronto. Perché questi quattro signori non denunciano questo comportamento scorretto, lesivo del diritto ad una informazione corretta e lesivo pure della dignità di coloro che conducono certe trasmissioni?».
BATTISTA: «RISOLVI COSÌ I PROBLEMI?». All'attacco ha replicato, via Twitter, il senatore Lorenzo Battista, uno dei quattro parlamentari 'ribelli': «Caro @beppe_grillo grazie di avermi dato spazio sul tuo blog. Pensi di risolvere così i problemi? Mi aspettavo qualcosa di più».
Il giorno prima i quattro avevano parlato di «occasione perduta per chiedere in streaming a Renzi cosa pensa delle grandi questioni su cui il Pd non si è mai espresso in modo chiaro», mentre invece «per esprimere valutazioni, il tempo e i mezzi non ci mancano».
CONFRONTO E RICHIESTA DI DIMISSIONI. Poi ha scritto a Grillo e Casaleggio per chiedere un incontro: «Mi farebbe piacere avere un confronto con voi».
Ma i colleghi del Movimento sembrano aver scaricato i ribelli.
Il capogruppo grillino alla Camera, Federico D'Incà, è stato chiaro: «Se qualcuno non si trova in linea con la maggioranza del M5s credo possa decidere di dimettersi».
VALANGA DI INSULTI SULLA RETE. Ma in Rete sono continuati gli insulti per i dissenzienti. Sono oltre mille i commenti sotto il post del blog di Beppe Grillo.
«Dimettersi è la strada, non buttarsi nel gruppo misto... è li che vogliono andare?? gentaglia!!», ha scritto Lello e anche Carlo ha sottoscritto: «Questi quattro dovrebbero avere almeno la dignità di togliersi dai piedi. Faranno la fine di Favia e della Salsi... Personaggi ridicoli che non caga più nessuno».
Ottaviano Augusto (così la firma) non ha usato giri di parole: Orellana? «è una carriola di letame di porco».
Giorgio è stato risolutivo: «Fuori. Oggi. Subito».
«LO FANNO SOLO PER L'INDENNITÀ». Federico l'ha buttata sulla solita questione delle indennità: «Chiaro che l'unico motivo per le loro panzane è che lo stipendio a cinque stelle gli va stretto».
Luca invece li ha difesi: «Fuoco amico ? Non capisco» e anche Walter L., tra gli altri, ha ironizzato: «Guai a criticare la Nostra Voce».
Giovedì, 20 Febbraio 2014

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