Beppe Grillo, la lite sul simbolo e il caos nel MoVimento 5 Stelle Sardegna
di Stefania Carboni - 05/01/2014 - I vari meetup dell'isola non trovano un accordo sulle candidature da presentare per le elezioni regionali. Alcuni attivisti iniziano lo sciopero della fame: con il senatore Cotti che manda mail "limitate a pochi"
Tempo scaduto. Beppe Grillo non concede il simbolo alla lista dei suoi in occasione delle elezioni regionali in Sardegna. A far cadere la pietra tombale è il sindaco grllino di Assemini Mario Puddu sul Fatto Quotidiano. Nessun accordo è stato raggiunto finora e il 6 gennaio scade il tempo utile per il deposito del logo. Parlando col leader del MoVimento il sindaco ha riportato al quotidiano: «Mi è sembrato davvero risoluto, non concederà il simbolo. Era dispiaciuto e arrabbiato perché in tutti questi mesi non si è trovata una soluzione. Eppure, gli ho ricordato, ci sono alcuni parlamentari più vicini a questa o a quella corrente, disponibili a trovare una sintesi. Ma ormai è tardi per lui, ha detto che ne uscirebbe un minestrone». Perché? Il clima in Sardegna sotto il MoVimento 5 Stelle è di continuo caos e diatribe tra i meet up locali. Ne avevamo già parlato in occasione della presentazione dei candidati a Cagliari.
I FATTI - Cosa è successo? La road map è trasparente e spiegata on line con una serie di documenti che riepilogano l’infausto percorso. Qui un briefing sull’identità sarda:
La comunità degli attivisti sardi del Movimento Cinque Stelle, fin dall’estate 2012, ha iniziato a incontrarsi per l’analisi delle problematiche di livello regionale. Col passare dei mesi è aumentata la partecipazione coinvolgendo tutti i territori della nostra regione. Il gruppo si è strutturato in assemblea permanente con moderazione affidata a costante turnazione. Nell’assemblea del 22 Giugno 2013, tenutasi a Nuoro, sono stati condivisi gli strumenti per condividere, elaborare e votare idee e proposte che daranno forma al programma regionale. L’obiettivo del lavoro è stato quello di raccogliere le istanze che giungono dal territorio, condividerle e rendere tutti partecipi allo sviluppo delle soluzioni.
Come si regola il “voto” interno in Sardegna? Non sul portale di Beppe:
Ad oggi, abbiamo una base di programma che trae ispirazione dai principi della Carta di Firenze, sviluppato nei tavoli di lavoro presenti su tutto il territorio. Inoltre, molte proposte puntuali che si inseriscono nel contesto generale,sono presenti nella piattaforma web Airesis (12 approvate, 4 in votazione e 85 in discussione), e il lavoro di alcuni tavoli tematici è ancora in corso.Il gruppo ha sempre posto alla base del proprio operato i principi cardine del movimento: trasparenza, condivisione, partecipazione e uguaglianza; nel pieno spirito del Non Statuto.
E ora si viene al punto delle elezioni regionali:
In questo contesto, con le elezioni alle porte, si è giunti a dover elaborare un metodo per scegliere i cittadini che dovranno essere i portavoce all’interno delle istituzioni, in questo caso la Regione Sardegna. Seguendo i dettami e i principi dell’art.7 del Non Statuto, abbiamo valutato e poi applicato un metodo che non escludesse nessuno, non mediato, pubblico e pubblicizzato, al tempo stesso che permettesse a tutti i cittadini di conoscere e valutare i futuri “candidabili”.
Come?
A tal uopo, abbiamo predisposto due form online, di libera compilazione: uno per raccogliere le adesioni alle graticole e alle “regionalie”; un altro per individuare i referenti delle circoscrizioni, con il ruolo di organizzatori e moderatori delle graticole, nonché responsabili della raccolta e della spedizione dei documenti richiesti. Il 3 novembre sono stati nominati, in riunioni pubbliche ed in streaming, i referenti di ciascuna circoscrizione. Il 10 novembre sono iniziate le graticole, sempre pubbliche ed in streaming, che continueranno il 17 c.m. Superata questa fase ed in attesa che la piattaforma nazionale www.movimento5stelle.it predisponga il sito per le primarie dei candidati, continuano le attività sul territorio: che vanno dai lavori dei tavoli tematici per condividere le proposte, agli incontri con i cittadini, le associazioni e i territori a cui vogliamo e dobbiamo dare risposte e prospettive.
Sotto il file sono indicati su excel candidati suddivisi per ruolo da consigliere, presidente o aspiranti candidature per entrambe le posizioni. «Se questa terza opzione – spieca il doc in rete – è incompatibile con la procedura che attuerete, ci adopereremo per contattare gli interessati affinché specifichino il ruolo per il quale si vorranno proporre». Da notare la correttezza su singoli casi:
Sempre nello spirito del Non Statuto, in particolare dell’art.7, non abbiamo posto alcun filtro in questa fase di auto-proposizione, se non per casi palesi (un vicesindaco in carica), coscienti del fatto che eventuali segnalazioni sull’attendibilità dei candidati dovrà avvenire, in maniera documentata, direttamente nella sezione segnalazioni del sito www.movimento5stelle.it. Ci si è posti il problema se indicare un limite temporale e quale (iscritto al Movimento almeno da …) per poter votare alle ‘regionalie’, anche in questo caso rimandiamo alla vostra facoltà, la decisione della data limite. Nel caso lo dovessimo decidere noi, faremmo una consultazione online.
IL CASACCIO DEL LOGO – Che è successo in Sardegna? Sulla pagina Meetup Cinque Stelle Sardegna si chiedono chiarezze già da Novembre: «Ho letto di un PS uscito sul Blog contro la scelta dei candidati avvenuta in Sardegna. Personalmente le notizie voglio saperle non da articoli di giornale (che spesso travisano o deformano perché non conoscono la realtà di cui parlano) ma dalla FONTE. Chiedo pertanto a chiunque appartenga alMOVIMENTO 5 STELLE in Sardegna di aiutare tutti quelli che sono fuori della Sardegna a capire la questione, cosa si è fatto, come, motivi che stavano alla base, intenti, organizzazione e quant’altro utile. Così almeno si fa un pò di corretta informazione, e con la corretta informazione poi ciascuno è libero di farsi una sua idea». Un attivista di Olbia prova a risponderle: «Appartengo al MU di Olbia, di cui sono organizer, dal primo V-Day». E spiega l’origine dal suo punto di vista:
In realtà sino al 5 Ottobre 2013, tutti, A5SCA compresa, hanno partecipato al progetto regionale, sino a quando non è stata pronunciata la frase magica: tutti devono partecipare senza filtri. In quel preciso momento L’ACA5S ha iniziato ad organizzare incontri a numero chiuso, pubblicizzandoli con comunicati stampa sui media regionali ( si, proprio come il PDL, evidentemente non sanno cosa è stato il V2-Day ), referenziandosi come unici referenti ufficiali del movimento 5 stelle in sardegna e utilizzando logo del movimento e un dominio di loro proprietà che però spacciano come sito regionale: sardegna5stelle.it. Noi, nel rispetto del non-statuto non abbiamo mai potuto fare repliche, inquanto non ancora certificati ( e neanche loro lo sono, eh ). Il clamore di tanto polverone mediatico sollevato da poche persone è arrivato all’orecchio di qualcuno dello staff con cui l’A5SCA ha evidentemente contatti diretti, che sentendo l’unica campana non ha verificato direttamente i fatti è si è fidato dei presunti amici della suddetta associazione.
Chi sono i veri 5 Stelle? L’attivista parla della parte sull’accusa…
A questo punto non è una accusa inquanto si basa su informazioni infondate. Ci si contesta l’utilizzo del logo ( mai utilizzato, basta aprire i link del MU regionale e mai lo si vedrà ), di aver fatto primarie online ( mai votato nessuno, ma solo presentato chi si propone, ed è tutto registrato ). Una domanda la farei io a tutti, il P.S. Chiude dicendo che la procedura per certificare la lista consiste nell’invio di nominativi allo staff… Ma come si compila quell’elenco? Con i nomi di chi? Le strade sono due: fare come è stato fatto dall’assemblea dei gruppi regionali in maniera pubblica e trasparente oppure affidarsi ai nuovi unti dal signore, che in stile partitocratico vogliono imporre direttamente i candidati. Se volete ridere vi posto la loro bozza di requisiti di candidatura che poi coincidono esattamente con il loro profilo, che per inciso è stata compilata all’insaputa dei più mentre tutti gli altri si scervellavano per trovare la maniera di partecipazione più aderente al non-statuto possibile. Ridere o piangere? Lo scopriremo a breve
E putroppo si piange o meglio: ora tutti piangono. Sulla pagina Facebook Amici di Beppe Grillo in Sardegna volano commenti di amarezza e delusione: «Beppe Grillo è molto interessato alla questione Sardegna, ma allo stesso tempo si dice dispiaciuto e furioso per le correnti e spaccature che nulla hanno a che fare con lo spirito del M5S. Questa è la sintesi della telefonata avvenuta tra il sindaco di Assemini Mario Puddu e Beppe Grillo. Purtroppo le colpe sono solo nostre. Nostre!». E ancora: «Quanti errori, quante chat (piu’ o meno segrete….), quante incazzature, litigi, bannamenti vari. Sicuramente noi tutti abbiamo dato un pessimo esempio di come arrivare alle elezioni, e stiamo facendo un grande favore alle altre forze politiche. Io personalmente (non sono candidato) in questi mesi ho cercato di commentare il meno possibile, ho assistito alla divisione di Tramatza senza preoccuparmi più di tanto, perché era chiaro a tutti (o siamo tutti visionari) che alla fine le primarie (Regionalie) avrebbero garantito una scelta democratica per tutti e io avrei appoggiato qualsiasi lista fosse uscita da tale sistema».
guarda la gallery:
CRIMI, LACONI E IL CAOS – Basta cercare nel mondo 5 Stelle in rete per rendersi conto che il grande patatrac sardo era nell’aria già da un pezzo. Per esempio sul forum del MoVimento un utente chiede:
Attualmente in Sardegna,nessuno può parlare, agire, decidere, insultare, provocare,organizzare a nome Movimento 5 Stelle. Non esiste nessuna CERTIFICAZIONE o AUTORIZZAZIONE dallo staff anche da chi è stato coinvolto da alcuni delle liste certificate(che possono invece parlare come M5S nel proprio COMUNE o per informazioni nazionali)per fare da pacieri. Perche’ SIA NEL BLOG di BEPPE GRILLO che nel NOSTRO PORTALE NAZIONALE non esiste NULLA di “ufficioso” o “ufficiale” che parli della situazione sarda. Di cosa si sta parlando quindi da giorni nei media”AMICI/NEMICI” o su FACEBOOK? Perche’ chi e’ da ANNI nel Movimento sta facendo finta di nulla e non USA il portale nazionale per proporre una via CERTIFICATA attraverso un sondaggio? Perche’ NON SI STA USANDO IL PORTALE NAZIONALE,per COMUNICARE con chi e’ ISCRITTO REGOLARMENTE?
Una parola sola: il caos. Sotto c’è chi gli risponde citando anche Vito Crimi e presunti “personalismi” a Laconi:
Diciamola tutta, se Vito Crimi avesse dato retta a Beppe e si fosse fatto gli affari suoi, se l’incontro pro comuni incendiati a laconi non posse stato con una giravolta spaziale trasformato in assemblea regionale e se il buon fascistello Marongiu , ,sfruttando la sua abilità da vecchio politico di lungo corso, rendendosi contro che era stato sgammato dai veri attivisti e quindi messo fuori gioco, non avesse usato la carta del mettere alla gogna chi , ,preocupato degli assalti alla diligenza, si stava muovendo per poter portare avanti un programma, facendo sembrare questo ai nuovi un atto di estrema trasparenza(marcio dalla testa ai piedi), ora non saremo in questa situazione.Aggiungendo l’alleanza Corti-Marongiu quindi An+ Riformatori, oranon avremo la situazione pdl batte 5stelle 1 a zero. Bye
LA MAIL DI COTTI E LE ACCUSE DELLA BASE - I parlamentari 5 Stelle starebbero al lavoro per trovare la massima diplomazia sul caso. Non ha però “aiutato” il senatore Cotti, che ha inaugurato una sede grillini con inviti “limitati” indirizzata agli amici del Movimento 5 Stelle. Oggetto? “Riunione “Meetup 5 Stelle Cagliari” ed inaugurazione della sede Venerdì 22 Novembre 2013 ore 19,30 (fino alle 23,00)”.
Dalla prossima settimana sarà pienamente operativo l’ufficio cagliaritano del sottoscritto cittadino portavoce al Senato Roberto Cotti, che trovasi a Cagliari in Via ………., e che utilizzeremo come sede del “Meetup 5 stelle Cagliari” aderente al Movimento 5 Stelle. La riunione e l’inaugurazione non saranno aperti a tutti, ma, per motivi di spazio e perchè avremo bisogno di discutere questioni interne al gruppo, solo agli aderenti al gruppo ed a pochi amici aderenti a gruppi di altri comuni, che ricevono la presente e-mail. L’invito non è dunque estendibile ad altri La riunione avrà inizio alle ore 19,30 di Venerdì 22 Novembre e verterà sulla programmazione di attività nella sede per la restante parte del 2013. Il rinfresco sarà dalle ore 21,00 alle ore 24,00. Gli invitati sono pregati di confermare o meno la loro presenza entro Venerdì alle ore 16,00, rispondendo a questa e-mail o telefonando, Venerdì stesso, al numero ………..
Il motivo della non apertura a tutti di questa riunione e del successivo rinfresco è dovuta al fatto che più volte è successo che non riuscissimo a tenere la nostra riunione interna per la presenza di aderenti ad altri gruppi in numero superiore ai nostri aderenti. Lo spirito di apertura della nostra associazione avrà modo di manifestarsi in tante altre occasioni, quando non avremo bisogno di vederci tra noi del gruppo.
La mail viene spammata ovunque. Si solleva il caos e subito dopo Cotti si scusa. Anche con la collega Corda: «Chiedo scusa a Emanuela Corda per aver erroneamente pensato che una frase dell’appello scritto per poter presentare una lista 5 Stelle alle regionali avesse il fine di favorire qualcuno. L’ansia e la preoccupazione per il destino della Sardegna possono rendere nervosi come è successo a me ieri. Diffondete questo messaggio!». Sotto però non riceve il massimo dei complimenti: «Cosa serve un M5S fuori dal consiglio regionale?» e «Che serva di lezione …. 1° regola per fare una rivoluzione …. bisogna essere uniti». Ma sopratutto: «Io egregio senatore Cotti penserei al danno che le sue affermazioni hanno fatto buttate li in un momento di così grave tensione all’interno del movimento sardo. Lei si è reso corresponsabile dello sfacelo che causerà ai sardi la mancanza di una lista che rappresenti il movimento 5 stelle. Tale vicenda non farà altro che affossare l’economia sarda e le famiglie che, oggi più che mai avevano bisogno di certezze dettate da una politica giusta, quella in cui io è altri 273 mila sardi hanno creduto. Quella politica che ha permesso a lei di andare a portare la nostra voce a Roma. Con tutta la mia disistima (Firmato)».
guarda la gallery:
ATTIVISTI IN SCIOPERO DELLA FAME – Sono ore critiche. Una lista deve esser presentata e concessa aldilà delle scelte del Mu cagliaritano. Un gruppo sul Forum ha iniziato venerdì lo sciopero della fame. Nel comunicato numero uno si definiscono “Rivoluzione Democratica Nonviolenta avviata dal MoVimento”, che “vuole a tutti i costi che la Rivoluzione faccia il suo corso pure in Sardegna. Per questo chiede a Beppe Grillo di esercitare il suo ruolo di Garante”. Si chiede l’uso del simbolo per le imminenti elezioni Regionali. Gli chiede di consentire libere elezioni, tra gli iscritti certificati, per “selezionare democraticamente i candidati da inserire nella lista”. Il testo continua:
A sostegno di questa richiesta, dalla mezzanotte di oggi, venerdì 3 gennaio 2014, i cittadini iniziano uno sciopero della fame. Siamo disponibili ad interromperlo solo quando Grillo accetterà le nostre richieste. Abbiamo dato il nostro impegno attivo per il Movimento Cinque Stelle perché vogliamo liberarci da una classe politica di incapaci e corrotti che sta mettendo in ginocchio il nostro popolo. Il nostro impegno continua, costi quello che costi: non sarà Grillo a fermarlo. Siamo certi che non vorrà toglierci la speranza, dopo avercela data. Franco Anedda, Gian Mario Marongiu, Marino Serpi, Francesco Desogus, Samuele Mereu, Andrea Deiana.
LA RESA DEI CONTI – Oggi è prevista una riunione generale con tutti i pentastellati dell’isola a Su Barroccu. Ci saranno tutti. Perfino i parlamentari: «L’incontro ha come finalità quello di re-incontrarsi, ascoltarsi, parlare e definire una lista condivisa dei candidati del movimento 5 stelle per le prossime elezioni regionali. L’incontro è naturalmente aperto a tutti gli attivisti del movimento facenti parte di qualsiasi gruppo o meet up “riconducibile” al movimento 5 stelle. Saranno presenti i portavoce Manuela Serra, Roberto Cotti ed Emanuela Corda, è probabile la presenza di Nicola Binachi, Andrea Vallascas e Manuela Corda che sono vivamente e sentitamente invitati alla partecipazione». Ultimo tentativo disperato per risolvere tutto. L’invito alla pace si chiude virtualmente con una frase di Rosseau: «La dimensione della partecipazione politica deve essere interiorizzata nell’uomo, per poter fare di esso un cittadino». Se errare è umano perdonare nel MoVimento 5 Stelle Sardegna sarà divino?
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