25 aprile, Laura Boldrini a Milano: “Non è mai esistito un fascismo buono”
E da piazza del Duomo risponde a distanza a Beppe Grillo: "Vengano qui a Milano gli scettici, questa festa è viva!"
Prima canta “Bella ciao” dietro lo striscione dell’Anpi, poi, dal palco allestito in piazza Duomo la presidente della Camera Laura Boldrini scandisce: “Oggi si festeggia la libertà”. E riferendosi al post con cui questa mattina Beppe Grillo definiva “morto” il 25 aprile, chiarisce: “Oggi qui siamo tantissimi eppure c’è chi parla del 25 aprile come di una ricorrenza vecchia. Anche stamattina c’è chi ha detto che è ‘una festa morta’. Vengano qui gli scettici a Milano, a vedere gli italiani liberi“. Non cita direttamente il leader del Movimento 5 stelle, ma in quella frase c’è tutta la sua contrarietà nei confronti di chi nega l’importanza di questa giornata di ricordo.
“Non è mai esistito un fascismo buono“, dice al microfono Laura Boldrini, applaudita dalla folla accorsa in piazza Duomo per festeggiare la Liberazione. Non nomina Beppe Grillo come non nominaRoberta Lombardi, capogruppo alla Camera per il M5s e protagonista subito dopo il voto del 24 e 25 febbraio di una polemica su un vecchio articolo in cui la 39enne romana scelta per guidare i deputati 5 stelle elogiava sul suo blog l’ideologia di Mussolini “prima che degenerasse”. “Da quello che conosco di CasaPound, del fascismo hanno conservato solo la parte folcloristica, razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia”, scriveva la Lombardi. “No – spiega la presidente della Camera – bisogna dire con forza che non è mai, mai esistito il fascismo buono perché il fascismo è stato un regime illegittimo basato sull’assassinio politico e sulla persecuzione degli oppositori”. Dal fascismo ci siamo liberati col 25 aprile 1945 e con la Costituzione del 1948 “ma il germe dell’autoritarismo è sempre pronto a diffondersi soprattutto con la crisi”, un pericolo che bisogna “respingere con forza”.
“Abolizione definitiva del segreto di Stato”, sulle stragi che hanno segnato la storia in Italia. A chiederlo è il presidente della Camera Laura Boldrini durante il suo intervento in piazza Duomo a Milano. La Boldrini ricorda che “in troppi casi le istituzioni non hanno saputo dare risposte e certezze su esecutori e mandanti di tante stragi” e in un Paese “civile la verità e la giustizia non si possono calpestare”.
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