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venerdì 26 aprile 2013
Ma mandateli a lavorare questi incapaci. Mandateli a fare le cose inutili che facevano prima.
Streaming Pd Letta-M5s, intervista a Vito Crimi: "Rispetto a incontro con Bersani la situazione si è un po' evoluta. Ora puntiamo a presidenze Copasir e vigilanza Rai"
Pietro Salvatori, L'Huffington Post | Pubblicato: 25/04/2013 20:56 CEST | Aggiornato: 25/04/2013 20:56 CEST
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Rispetto al colloquio con Pier Luigi Bersani, la situazione “si è un po’ evoluta”. Vito Crimi, capogruppo al Senato del Movimento 5 stelle - intercettato subito dopo l’incontro con il premier incaricato - ha ravvisato nelle parole di Enrico Letta “più concretezza dal punto di vista delle proposte politiche. In merito a quanto vuol fare con il suo governo è arrivato un messaggio molto più chiaro rispetto ad un mese fa, e l’agenda proposta accoglie una serie di nostri punti”. Insieme alla Lega e a Sel, gli uomini di Beppe Grillo andranno all’opposizione. Punteranno dunque al Copasir e alla Commissione di vigilanza della Rai: “Punteremo alle presidenze di entrambe. Se dovessimo scegliere tra le due probabilmente ci orienteremo sul Copasir”.
Perché non avete detto chiaramente a Letta che voterete “no” alla fiducia?
Non ci è stato chiesto. Se fosse stata posta la domanda avremmo risposto no. In questo momento non l’avremmo fatto, quella dell’esecutivo è una storia che si ripete.
Un mese fa c’era però in ballo il governo del cambiamento.
Devo dire che la situazione si è un po’ evoluta, nel senso che il messaggio di Letta è stato concreto in merito alla linea politica del governo che ha in mente. Un messaggio più politico rispetto ad una semplice pro missione di cambiamento come è stato fatto un mese fa. Allora si trattava di un “Datemi la fiducia, vi prometto il cambiamento”.
Vede un cambio di passo?
Ci sono state delle indicazioni precise. E l’agenda illustrata prevede l’accoglimento di una serie di nostri punti. Questo ci fa molto piacere.
Quali in particolare?
Si è parlato di crescita e sviluppo, temi che ci sono cari. Letta magari ha una sensibilità diversa dalla nostra. Noi abbiamo una visione che non prevede un’iper-produttività incontrollata e una crescita sfrenata. Il nostro modello è più vicino alla decrescita, che è un concetto che prevede di misurare quanto le persone stiano bene, e lo stare meglio non passa dal produrre per vendere di più, ma da una situazione ambientale più consona, dall’autoproduzione, dal fare comunità, da una rete sociale di sostegno reciproco che parta dalle famiglie. Tutti aspetti che nel nostro modo di vivere sono stati smarriti.
Letta vi ha parlato anche di riforma delle istituzioni, argomento che vi sta a cuore.
Dobbiamo sicuramente affrontare il tema della riforma costituzionale, ma ho visto una linea marcata, come se avesse già chiaramente un’idea sulle cose da fare. Bisognerebbe dare al Parlamento la massima libertà di decidere.
Eppure ha rivendicato la centralità del Parlamento.
Era ora. Però di fatto fino ad adesso non è stato così. Mi auguro che la linea politica netta delineata dal premier incaricato non vada in un’altra direzione se non quella di ridare centralità alle Camere. Se un governo nasce con una linea precisa, ripercorre sostanzialmente la strada della subalternità del Parlamento all’esecutivo.
Farete opposizione dura, ma propositiva. I primi provvedimenti che sottoporrete alle altre forze politiche?
Proporremo una legge sul reddito di cittadinanza. Le risorse possono essere reperite immediatamente, non ci vuole molto.
C’è stata un’apertura in questo senso quando si è parlato di riforma degli ammortizzatori sociali?
Sì, ma ha usato un’articolazione arzigogolata. Bastavano tre parole: reddito di cittadinanza. Vedremo se si concretizzerà qualcosa.
Altre proposte?
L’Iva per cassa anche alle imprese sopra i due milioni di euro, la graduale abolizione dell’Irap – almeno per i costi legati alle assunzioni – e intervenire sui debiti della pubblica amministrazione. Ci stiamo ragionando con persone che hanno un approccio diverso, che non abbiano un approccio legato solamente a logiche di vertice.
Sarete opposizione insieme ad altre due forze politiche – Sel e Lega Nord - vi spetterebbero Copasir e Vigilanza Rai…
Opposizione è una parola grossa. Noi siamo il principale gruppo di opposizione, in termini numerici non c’è paragone.
Un modo per dire che puntate ad entrambe le presidenze.
Sì, puntiamo ad entrambe.
Se doveste sceglierne una?
Probabilmente il Copasir. Ci regoleremo però anche in base alle competenze, se emergessero nel nostro gruppo competenze specifiche sull’una o sull’altra ci regoleremo di conseguenza.
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