I ricordi sono vividi, dettagliati, crudi. Sono i ricordi di chi ha assistito in prima persona, salvandosi miracolosamente o perché coperto dal corpo di una madre o perché creduti morti, agli eccidi dei nazifascisti durante l'occupazione tedesca dell'Italia tra il 1943 e il 1945.
Migliaia di civili inermi, per lo più donne, bambini e anziani, in centinaia di località diverse. I processi ai responsabili prima bloccati in nome della ragion di Stato, poi celebrati dopo decenni e terminati con condanne all'ergastolo che nessuno vuole o può eseguire.
Io ho visto (ed. Nutrimenti) è il libro fotografico di Pier Vittorio Buffa, ma anche una mostra e un progetto, che nasce per non disperdere la memoria di quegli orrori, per consegnare alla storia e alle future generazioni i racconti di chi ci riporta con i propri occhi a quei momenti, agli attimi in cui per lui tutto cambiò.
Trenta storie di donne e uomini che hanno visto uccidere, che sono sfuggiti alla morte per caso, che convivono da settant’anni con il dolore che il tempo non può cancellare. Trenta storie che fanno rivivere come in un film le stragi commesse dai nazifascisti tra il 1943 e il 1945.
Racconti brevi, essenziali, accompagnati da una fotografia del protagonista scattata dallo stesso autore. Storie personali, intime, di chi è stato a un passo dalla morte. Con particolari che coinvolgono. E con la descrizione della complessa convivenza di ciascuno con la propria memoria, il proprio futuro, il perdono.
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Io ho visto, il fotoracconto di Pier Vittorio Buffa
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Pier Vittorio Buffa
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Le foto del libro costituiranno la base per una piccola mostra itinerante: l’inaugurazione sarà a Roma il prossimo 22 aprile, presso Fandango Incontro, con l'autore Pier Vittorio Buffa, Marco De Paolis, Paolo Mieli, Walter Veltroni; Pamela Villoresi leggerà alcuni estratti dal libro. La mostra proseguirà fino al 5 maggio e sarà poi in giro per l’Italia.