M5s di Roma, polemica per la festa del 25 Aprile
De Vito: «No alle manifestazioni». Ma i parlamentari: «Andiamoci».
Niente manifestazioni del 25 aprile per il Movimento 5 stelle romano. Lo ha comunicato, sollevando più di una polemica, il candidato sindaco Marcello De Vito. La motivazione è una: «Sottrarsi alle solite commedie di chi vuole strumentalizzare la ricorrenza attribuendosene la paternità». De Vito però ha tenuto a precisare che «tutti gli attivisti condividono e sposano in toto i valori antifascisti».
IL DIBATTITO SUL FORUM. La decisione, però, ha diviso la Base del Movimento. Sul forum online di Roma 5 stelle infatti c'è chi ha proposto «un 25 Aprile per una nuova liberazione» dai partiti, chi vuole riaffermare il valore della vittoria sul nazi-fascismo e chi invece è accusato di revisionismo.
«Politicamente siamo tutti dalla stessa parte», ha chiarito il candidato al Campidoglio che ha smentito l'esistenza di una diatriba interna al Movimento. Il grillino ha poi liquidato i mal di pancia con un: «Stiamo tutti lavorando sulla campagna elettorale per le elezioni comunali del 26 e 27 maggio». Non dicendosi preoccupato dei sondaggi che lo darebbero al 16%. «Lo stesso sondaggio», ha aggiunto, «dà il M5s tra il 23 e il 27%». Né De Vito teme l'effetto Friuli Venezia Giulia dove la piddina Deboara Serracchiani ha vinto e il M5s è rimasto fermo sotto il 20%. «Le recenti vicende politiche nazionali possono favorirci nella corsa al Campidoglio», ha assicurato. «Molti elettori del Pd e della sinistra sono pronti a votarci».
IL DIETROFRONT DEI PARLAMENTARI. A spazzare via i dubbi sulla Festa della Liberazione in serata, è arrivato un comunicato dal parlamento. «I deputati e i senatori del Movimento 5 stelle parteciperanno alle celebrazioni per la festa della Liberazione fra la gente, senza salire su palchi e senza tenere discorsi. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, il capogruppo Roberta Lombardi e gli altri parlamentari assisteranno con i cittadini alla consueta deposizione della corona al milite ignoto a piazza Venezia, a Roma».
L'APPELLO DI CRIMI. Il capogruppo al Senato Vito Crimi, a nome dei senatori M5s, ha poi sottolineato che la Costituzione è nata dalla lotta contro la dittatura nazifascista e cita Piero Calamandrei: «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani...». L'auspicio dei senatori grillini è che sia «un 25 Aprile contro ogni totalitarismo, contro ogni violenza, contro ogni strategia della tensione, contro ogni sopruso». L'idea, è la proposta, «è quella di dedicare ogni anno il 25 aprile ad alcuni articoli della nostra Costituzione. Per farla conoscere meglio a tutti. Quest'anno inizieremo da due articoli che parlano di lavoro e imprese, l'art. 4 e l'art. 41»
IL DIBATTITO SUL FORUM. La decisione, però, ha diviso la Base del Movimento. Sul forum online di Roma 5 stelle infatti c'è chi ha proposto «un 25 Aprile per una nuova liberazione» dai partiti, chi vuole riaffermare il valore della vittoria sul nazi-fascismo e chi invece è accusato di revisionismo.
«Politicamente siamo tutti dalla stessa parte», ha chiarito il candidato al Campidoglio che ha smentito l'esistenza di una diatriba interna al Movimento. Il grillino ha poi liquidato i mal di pancia con un: «Stiamo tutti lavorando sulla campagna elettorale per le elezioni comunali del 26 e 27 maggio». Non dicendosi preoccupato dei sondaggi che lo darebbero al 16%. «Lo stesso sondaggio», ha aggiunto, «dà il M5s tra il 23 e il 27%». Né De Vito teme l'effetto Friuli Venezia Giulia dove la piddina Deboara Serracchiani ha vinto e il M5s è rimasto fermo sotto il 20%. «Le recenti vicende politiche nazionali possono favorirci nella corsa al Campidoglio», ha assicurato. «Molti elettori del Pd e della sinistra sono pronti a votarci».
IL DIETROFRONT DEI PARLAMENTARI. A spazzare via i dubbi sulla Festa della Liberazione in serata, è arrivato un comunicato dal parlamento. «I deputati e i senatori del Movimento 5 stelle parteciperanno alle celebrazioni per la festa della Liberazione fra la gente, senza salire su palchi e senza tenere discorsi. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, il capogruppo Roberta Lombardi e gli altri parlamentari assisteranno con i cittadini alla consueta deposizione della corona al milite ignoto a piazza Venezia, a Roma».
L'APPELLO DI CRIMI. Il capogruppo al Senato Vito Crimi, a nome dei senatori M5s, ha poi sottolineato che la Costituzione è nata dalla lotta contro la dittatura nazifascista e cita Piero Calamandrei: «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani...». L'auspicio dei senatori grillini è che sia «un 25 Aprile contro ogni totalitarismo, contro ogni violenza, contro ogni strategia della tensione, contro ogni sopruso». L'idea, è la proposta, «è quella di dedicare ogni anno il 25 aprile ad alcuni articoli della nostra Costituzione. Per farla conoscere meglio a tutti. Quest'anno inizieremo da due articoli che parlano di lavoro e imprese, l'art. 4 e l'art. 41»
Mercoledì, 24 Aprile 2013
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