QUIRINALE
M5S in piazza, «Non siamo sudditi di Re Giorgio»
La protesta contro la rielezione di 'Re Giorgio' al Colle. Troppa ressa, Grillo saluta e se ne va. I simpatizzanti continuano a scandire il nome di Rodotà.
Si è alzato il grido «Al Quirinale, andiamo al Quirinale» dalla folla di attivisti del Movimento 5 Stelle riuniti domenica 21 aprile a piazza Santi Apostoli, nel cuore di Roma. Il capogruppo al Senato, Vito Crimi, ha detto agli attivisti che si sta valutando l’ipotesi di un «corteo pacifico verso il Quirinale». Gli ha fatto eco il candidato a sindaco di Roma, Marcello De Vito.
FOLLA IN PIAZZA. Cresce la folla in piazza Santi Apostoli che scandisce lo slogan «Napolitano non è il nostro presidente». I simpatizzanti del Movimento 5 stelle sono arrivati a Roma da tutta italia, per manifestare contro l'esito delle elezioni del capo dello Stato. Dove è giunto anche Beppe Grillo. Gli attivisti sono stati chiamati a raccolta attraverso la rete, «Andiamo in piazza per dire basta, non siamo sudditi» ha scritto su facebook il deputato Alessandro Di Battista.
LA GENTE ACCLAMA RODOTÀ. È stato il capogruppo al Senato Vito Crimi il primo parlamentare a unirsi alla piazza, che agli slogan contro la rielezione di Napolitano alternano il nome di Rodotà e il consueto slogan «tutti a casa».
La manifestazione viene diffusa anche in diretta streaming sul Blog di Beppe Grillo. A piazza SS Apostoli, luogo tradizionalmente utilizzato dal centrosinistra per festeggiare le sue vittorie elettorali, non è stato allestito un palco.
GRILLO ASSEDIATO DALLA STAMPA SI DEFILA. Grillo non ha tenuto un comizio, ma è passato solo a salutare, dopo la conferenza stampa di domenica mattina al Testaccio. Assediato dai giornalisti è subito andato via senza riuscire nemmeno a raggiungere piazza Santi Apostoli. Il traffico è andato in tilt lungo via Cesare Battisti. La folla si è gonfiata a tal punto che le macchine sono state completamente bloccate. Per ripristinare il traffico è intervenuta la polizia locale.
RABBIA CONTRO I CRONISTI. La piazza se l'è presa con i cronisti che, secondo i militanti M5S, non hanno consentito a Beppe Grillo di incontrare chi era giunto in piazza Santi Apostoli. «Avete avuto due ore e mezza di conferenza stampa, non vi sono bastate? Era venuto qui per noi, non è giusto» si sono lamentati.
DITO PUNTATO CONTRO LA SEZIONE ROMANA. Ma la stampa non è l'unico bersaglio. Lo staff della comunicazione, subito dopo che il leader è andato via, hanno precisato che «l'organizzazione non è nostra. Chiedete ai romani che hanno voluto Beppe qui». Il responsabile della comunicazione del M5S, Claudio Messora, si è lasciato sfuggire un «chiedete pure a Lombardi...» polemico nei confronti della capogruppo alla Camera, che già si è attirata diverse volte critiche interne ai movimenti.
La mancanza di organizzazione è testimoniata dalla richiesta di CRimi ai presenti di andare a caccia di un megafono «lo pago io, ma portatemelo» ha detto.
I CONSIGLI ALLA LOMBARDI. Roberta Lombardi si è fermata qualche minuto a parlare con alcune simpatizzanti del Movimento 5 stelle. Un'anziana signora le ha però consigliato di usare «meno arroganza, siate più dolci». La 'cittadina deputata' ha replicato che «Non è facile» ma la signora ha insistito: «Le cose si ottengono con la dolcezza non con l’arroganza». «Noi non siamo arroganti, ma cittadini arrabbiati, molto arrabbiati» ha risposto la Lombardi, sorridendo.
FOLLA IN PIAZZA. Cresce la folla in piazza Santi Apostoli che scandisce lo slogan «Napolitano non è il nostro presidente». I simpatizzanti del Movimento 5 stelle sono arrivati a Roma da tutta italia, per manifestare contro l'esito delle elezioni del capo dello Stato. Dove è giunto anche Beppe Grillo. Gli attivisti sono stati chiamati a raccolta attraverso la rete, «Andiamo in piazza per dire basta, non siamo sudditi» ha scritto su facebook il deputato Alessandro Di Battista.
LA GENTE ACCLAMA RODOTÀ. È stato il capogruppo al Senato Vito Crimi il primo parlamentare a unirsi alla piazza, che agli slogan contro la rielezione di Napolitano alternano il nome di Rodotà e il consueto slogan «tutti a casa».
La manifestazione viene diffusa anche in diretta streaming sul Blog di Beppe Grillo. A piazza SS Apostoli, luogo tradizionalmente utilizzato dal centrosinistra per festeggiare le sue vittorie elettorali, non è stato allestito un palco.
GRILLO ASSEDIATO DALLA STAMPA SI DEFILA. Grillo non ha tenuto un comizio, ma è passato solo a salutare, dopo la conferenza stampa di domenica mattina al Testaccio. Assediato dai giornalisti è subito andato via senza riuscire nemmeno a raggiungere piazza Santi Apostoli. Il traffico è andato in tilt lungo via Cesare Battisti. La folla si è gonfiata a tal punto che le macchine sono state completamente bloccate. Per ripristinare il traffico è intervenuta la polizia locale.
RABBIA CONTRO I CRONISTI. La piazza se l'è presa con i cronisti che, secondo i militanti M5S, non hanno consentito a Beppe Grillo di incontrare chi era giunto in piazza Santi Apostoli. «Avete avuto due ore e mezza di conferenza stampa, non vi sono bastate? Era venuto qui per noi, non è giusto» si sono lamentati.
DITO PUNTATO CONTRO LA SEZIONE ROMANA. Ma la stampa non è l'unico bersaglio. Lo staff della comunicazione, subito dopo che il leader è andato via, hanno precisato che «l'organizzazione non è nostra. Chiedete ai romani che hanno voluto Beppe qui». Il responsabile della comunicazione del M5S, Claudio Messora, si è lasciato sfuggire un «chiedete pure a Lombardi...» polemico nei confronti della capogruppo alla Camera, che già si è attirata diverse volte critiche interne ai movimenti.
La mancanza di organizzazione è testimoniata dalla richiesta di CRimi ai presenti di andare a caccia di un megafono «lo pago io, ma portatemelo» ha detto.
I CONSIGLI ALLA LOMBARDI. Roberta Lombardi si è fermata qualche minuto a parlare con alcune simpatizzanti del Movimento 5 stelle. Un'anziana signora le ha però consigliato di usare «meno arroganza, siate più dolci». La 'cittadina deputata' ha replicato che «Non è facile» ma la signora ha insistito: «Le cose si ottengono con la dolcezza non con l’arroganza». «Noi non siamo arroganti, ma cittadini arrabbiati, molto arrabbiati» ha risposto la Lombardi, sorridendo.
Domenica, 21 Aprile 2013
Nessun commento:
Posta un commento