Liberi cittadini contro il regime partitocratico, i privilegi della casta sindacale della triplice, la dittatura grillina e leghista, la casta dei giornalisti
lunedì 22 aprile 2013
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
aro portavoce Grillo.
Personalmente credo che in queste settimane il partito democratico abbia perso una grande occasione per mettersi in sintonia con il Paese. Che la rielezione di Napolitano, uomo di altissimo livello e a questo punto soluzione obbligata, mandi un messaggio di conservazione che rischia di non essere compreso da una parte importante dell’opinione pubblica, non solo quella che vota per Lei.
Credo che complessivamente – e soprattutto nel Pd – ci sia stato in queste settimane uno smarrimento profondo del senso della realtà, e che il partito democratico pagherà – come già sta pagando - un prezzo molto alto per questo.
Credo che le cause di tutto questo partano da lontano, forse dalla nascita a freddo del partito democratico in quanto tale. E credo che responsabilità di questa situazione conservativa (pure se pienamente democratica, come Le ha ricordato il suo presidente Rodotà), siano della classe dirigente dei partiti e in particolare del Pd.
Credo anche, mi perdoni la bestemmia, che di quanto accaduto nelle ultime settimane e dell’esito di tutta la faccenda anche Lei porti una parte di responsabilità. E che – tra le sue tante ragioni – dovrebbe anche Lei interrogarsi su come ha gestito una partita importante non solo per il Movimento Cinque Stelle, ma per l’Italia.
E’ proprio sicuro di non aver sbagliato nulla? E’ proprio sicuro che i suoi facce da culo tutti a casa mai fiducia sia stato l’approccio più utile non a Lei, ma al momento che il Paese attraversa?
E’ proprio sicuro che non c’erano altri modi per condurre la Sua legittima battaglia politica, senza togliere nulla al Suo radicalismo, ma portando ad un risultato meno deprimente per tutti?
Bersani ha sbagliato, e quanto ha sbagliato. Ma Lei è certo di aver guidato il Suo movimento in questi due mesi nel modo migliore, sfruttando le potenzialità che il successo elettorale Le ha dato?
E’ proprio sicuro che non poteva fare diversamente, e che Lei ha dato il suo contibuto per aprire uno scenario all’Italia meno conservativo dell’esistente?
E’ così certo che anche Lei, come rimprovera agli altri, abbia messo l’interesse del Paese prima dei Suo (legittimo) interesse politico?
E’ così sicuro che il Suo teorema (”Solo noi rappresentiamo il popolo anche se abbiamo preso noi il 25% e voi il 75% quindi dovete fare come diciamo noi”) sia un teorema inattaccabile e rispettoso della complessità della situazione?
Glielo chiedo perché questa Sua sicurezza di essere il Bene contro il male è sospetta e temo non rispetti la verità. Esattamente come la prosopopea ottusa dei democratici, proprio come la finta posa da statista di Berlusconi.
Io non ho risposte alle domande che le ho appena fatto. Solo dubbi. Ma so che lo spettacolo indecoroso offerto dal Pd non basta a nascondere un’altra delle tante verità di queste settimane italiane. Vale a dire che se Berlusconi l’altro ieri sorrideva in pubblico, ma Lei alla prospettiva di un bel governissimo ha brindato in privato.
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